Morto cadendo da 4 metri, donati gli organi di Paolo Gatta
Il giorno successivo allo shock è quello del cordoglio. Sono centinaia i messaggi di vicinanza giunti alla famiglia di Paolo Gatta, l’operaio morto ieri dopo nove giorni di coma.
Lunedì 12 agosto il 53enne era caduto da un’altezza di quattro metri mentre si trovava su un soppalco al Banco di prova di Gardone Valtrompia intento alla manutenzione di un aspiratore. In seguito alla caduta aveva riportato diverse fratture e un grave trauma cranico. Nonostante il ricovero immediato in Poliambulanza a Brescia e l’operazione subita alla testa, l’uomo non ce l’ha fatta.
Ieri è avvenuto il prelievo degli organi e ora spetta alla Procura decidere se servono ulteriori indagini per chiarire quanto è accaduto lunedì 12, oppure se dare il nulla osta per la celebrazione dei funerali dell’uomo.
Altruismo
Quel che e certo è che con il prelievo degli organi, Paolo Gatta è riuscito a donare qualcosa di significativo, in questo caso di vitale per chi li riceverà. Ancora una volta il suo nome è dunque legato a gesti di altruismo. Nel corso della sua vita, Gatta si era già reso protagonista di molteplici azioni benefiche per la comunità alla quale apparteneva. Aveva rivestito il ruolo di presidente dell’associazione di promozione sociale Cirenaica, collaborato con l’oratorio gardonese e con la cooperativa l’Aquilone ed era stato anche volontario del gruppo comunale di Protezione civile.
Da alcuni anni si era fermato perché un infarto lo aveva costretto a rallentare, ma aveva già annunciato di voler scendere nuovamente in campo con attività sociali e solidali. Per Gardone e i gardonesi la sua morte rappresenta una perdita insostituibile ed è stato naturale per loro stringersi attorno alla moglie Daniela e ai figli.
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