CronacaBassa

Morto in A21, a Offlaga l’addio a Roberto Bertanza: «Un’ingiustizia»

Umberto Scotuzzi
I funerali sono stati celebrati nella chiesa parrocchiale di Sant’Imerio. Tanti i partecipanti, tra i quali diversi tifosi del Brescia. L’uomo lascia una compagna e un figlio di tre anni
L'ultimo saluto a Roberto all'esterno della chiesa parrocchiale di Sant'Imerio, in alto a destra la vittima dell'incidente
L'ultimo saluto a Roberto all'esterno della chiesa parrocchiale di Sant'Imerio, in alto a destra la vittima dell'incidente
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«Sei stato e sarai il nostro meraviglioso papà e compagno. Hai regalato emozioni a noi e a chi hai incontrato sulla tua strada. Resterai sempre il nostro super eroe, anche se la una tragica scomparsa è una ingiustizia». Con queste parole, rotte dalla commozione e lette da un’amica, la compagna Silvia e il piccolo Giacomo hanno voluto ricordare Roberto Bertanza nel giorno del suo ultimo saluto.

Le esequie

Un addio al 43enne, deceduto domenica sera lungo la A21, travolto e ucciso da un’auto dopo essere uscito indenne da una sbandata, che ha visto un’affollata partecipazione. La chiesa parrocchiale di Sant’Imerio non ha potuto contenere i numerosissimi amici, soprattutto i supporter del Brescia Calcio, giunti da ogni parte della provincia per le esequie di Roberto e per recare conforto ai familiari. Roberto, infatti, come hanno scandito i cori che, insieme ad uno scrosciante applauso, hanno accolto sia l’arrivo del feretro che il suo viaggio verso il camposanto, era «uno di noi». Le rondinelle erano la sua grande passione, vissuta sia nelle partite al Rigamonti, che in trasferta, sempre sventolando il vessillo bianco-azzurro. Proprio come hanno fatto i tanti amici della curva Nord presenti questo pomeriggio a Offlaga.

Lo striscione esposto dai tifosi del Brescia - © www.giornaledibrescia.it
Lo striscione esposto dai tifosi del Brescia - © www.giornaledibrescia.it

L’omelia

Nella sua omelia, commentando le Sacre scritture, il parroco, don Felice Frattini, ha invitato i presenti a far sì che «la tristezza che oggi è nel nostro cuore non faccia dimenticare la luce che Roberto ha portato in chi lo ha conosciuto, soprattutto verso Silvia e il frutto della loro unione. Quanto accaduto appartiene al grande Mistero di Bene che solo Dio conosce». Un invito a «bene-dire», dunque, come è stato nella breve vita di Roberto che da quattro anni aveva fatto di Offlaga la sua seconda casa. Lui, originario di Gussago, aveva infatti scelto di trasferirsi in questo angolo della Bassa da quando aveva formato con la compagna Silvia e il loro piccolo Giacomo, di quasi tre anni, una famiglia. E in un’azienda della Bassa, a San Gervasio, lavorava.

L’incidente

Bertanza ha perso la vita domenica sera, poco prima dell’uscita del casello di Manerbio, lungo l’autostrada A21, mentre ritornava a casa. L’uomo viaggiava da solo a bordo della sua Lancia Ypsilon quando è uscito di strada ed è andato a sbattere contro il guardrail centrale. Dopo l’impatto l’auto si è ritrovata rivolta nella direzione di marcia opposta. Una volta sceso dalla sua auto per mettersi in salvo, il giovane è stato investito da una vettura, con a bordo da una coppia, che sopraggiungeva e che non ha potuto evitare l’impatto. I soccorritori non hanno potuto che constatarne il decesso.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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