Cronaca

Morti sul lavoro: «Purtroppo l’irregolarità è all’ordine del giorno»

Paola Gregorio
Nel convegno organizzato dal Movimento Cristiano Lavoratori provinciale e regionale si è parlato di sicurezza e prevenzione
Focus MCL su infortuni sul lavoro
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Nel Bresciano le morti sul lavoro negli ultimi anni sono purtroppo in aumento, in controtendenza con il resto della Lombardia. Lo certificano i dati Inail. Nel 2023 gli infortuni mortali nella nostra provincia sono stati l’8% cento in più rispetto al 2022, e i primi sette mesi del 2024, con ventiquattro morti, sono stati peggio dello stesso periodo dello scorso anno, quando erano state 19. Ma da settembre ad oggi ci sono stati altri infortuni mortali e si sfiora già la trentina. Nel 2023 erano stati 40 in totale.

Il convegno

Di sicurezza sul lavoro si è parlato, nella sede di Ats Brescia nel convegno organizzato dal Movimento Cristiano Lavoratori (Mcl) provinciale e regionale, con il patrocinio dell’Ufficio della pastorale sociale della Diocesi e dell’Ats.

La provincia di Brescia ha visto salire sia il numero di incidenti, che appunto le morti ma anche le malattie professionali. Santa Picone, direttore Inail Brescia ha confermato: «Nel 2024, da gennaio ad agosto, siamo già a diecimila infortuni. La provincia di Brescia purtroppo in questo momento è funestata dagli infortuni mortali. E questo ci fa riflettere su quello che va messo in campo in termini di prevenzione. L’Inail – ha aggiunto – ha le sue strategie, non soltanto con finanziamenti alle imprese ma anche con altri strumenti come l’analisi dei quasi infortuni, che non sono degli infortuni veri e propri ma dei campanelli dall’allarme su qualcosa che non funziona in azienda».

Il convegno sulla sicurezza sul lavoro © www.giornaledibrescia.it
Il convegno sulla sicurezza sul lavoro © www.giornaledibrescia.it

E poi c’è il tema dei controlli. Purtroppo, anche nel Bresciano, le irregolarità riscontrate dagli ispettori sono ancora tante. «Siamo sul campo ogni giorno con il nostro personale ispettivo –spiega – Caterina Torchia, direttore dell’Ispettorato territoriale del lavoro –. Purtroppo l’irregolarità è all’ordine del giorno. Nella provincia di Brescia, quando andiamo in azienda troviamo sempre delle problematiche dal punto di vista della sicurezza, siamo vicini al 100%. Mentre per le altre tematiche, come il lavoro nero, siamo all’80%».

Cultura

Margherita Peroni, presidente provinciale di Mcl ha sottolineato: «La cultura della sicurezza deve essere promossa a trecentosessanta gradi, senza mai abbassare la guardia. Il lavoro è dignità, è un valore». Alfonso Luzzi, presidente generale di Mcl ha aggiunto: «Quello della sicurezza sul lavoro è un tema che ho voluto mettere al centro del mio mandato. È un tema trasversale che investe, per le conseguenze, anche le famiglie, il tessuto sociale del Paese».

Se viene meno la sicurezza sul lavoro è in pericolo anche la dignità dell’uomo, come ha rimarcato il vescovo di Brescia, monsignor Pier Antonio Tremolada. «Il lavoro è libero, creativo, partecipativo, e solidale, dice la Dottrina Sociale della Chiesa – sottolinea –. Prima di questi quattro aggettivi ce ne è un altro: sicuro. Dev’essere sicuro altrimenti vengono compromesse la dignità dell’uomo, la sua esistenza e la sua salute».

Claudio Sileo, direttore generale dell’Ats ha ricordato: «Non possiamo mai fare diventare statistica i morti sul lavoro perché ogni vittima è una famiglia. C’è un elemento comune a tutte queste vicende drammatiche. Ogni morte sul lavoro è una morte evitabile».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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