Papa Francesco, i pellegrini bresciani: «In San Pietro silenzio irreale»

L’improvvisa scomparsa di papa Francesco ha destato sgomento nei fedeli di tutto il mondo. In questo clima di cordoglio, abbiamo raccolto la testimonianza di uno di loro, Giovanni Facchini, già responsabile dell’Ufficio di Polizia Locale del Comune di Esine, che lunedì mattina ha appreso la triste notizia mentre si trovava in treno con destinazione Roma.
La notizia improvvisa
«Eravamo partiti per una visita organizzata da tempo, non potendo minimamente intuire che il nostro viaggio potesse coincidere con la morte del Papa, a cui – tra l’altro – mi sentivo anche molto legato». Un normale viaggio a Roma quindi, come quello di tanti pellegrini che stanno affollando la Città Eterna durante quest’anno di Giubileo.
Tuttavia, l’annuncio della morte del pontefice ha cambiato i programmi originari: «Trovandoci nei dintorni del Vaticano, abbiamo ritenuto di portarci subito in piazza San Pietro». Una scelta – questa – condivisa da una moltitudine di persone. Dalla mattina di lunedì, infatti, la piazza antistante la Basilica papale è diventata la meta in cui, in un’atmosfera carica di commozione, molte migliaia di fedeli si sono raccolti, chi in preghiera e chi semplicemente per testimoniare, con la propria presenza, la vicinanza umana a papa Francesco.
La piazza in silenzio
«Nonostante le moltissime persone presenti, mi ha colpito il silenzio che c’era nella piazza. Ero già stato varie volte in piazza San Pietro, e di solito si sente un continuo vocio. Questa volta c’era un silenzio irreale, un clima di profonda tristezza. Veramente un momento vissuto con molta compostezza, con tanta gente in raccoglimento», conclude Facchini.
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