Morte papa Francesco, il vescovo Tremolada: «Scossi per la dipartita ci uniamo nella preghiera»

La Redazione Web
Le parole di cordoglio del pastore della Chiesa di Brescia nel messaggio diffuso in mattinata. Domani alle 20 in Cattedrale una messa in suffragio del Pontefice
In Vaticano l'ultimo incontro tra papa Francesco e il vescovo Tremolada: era il 22 novembre 2024 - Vatican media © www.giornaledibrescia.it
In Vaticano l'ultimo incontro tra papa Francesco e il vescovo Tremolada: era il 22 novembre 2024 - Vatican media © www.giornaledibrescia.it
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Il vescovo di Brescia Pierantonio Tremolada ha diffuso in mattinata il proprio messaggio di cordoglio per la scomparsa di papa Francesco

«Profondamente scossi dalla notizia della improvvisa dipartita da noi del Santo Padre, papa Francesco, ci uniamo come Chiesa di Brescia all’intera Chiesa universale e ci stringiamo nella preghiera, elevando al Padre del Signore nostro Gesù Cristo, sorgente di vita eterna, la nostra filiale invocazione» si legge nella nota diffusa che poi prosegue nella preghiera corale. «Conceda al nostro amato pastore il riposo eterno e la gloria riservata ai suoi servitori fedeli. Lo accolga nella comunione dei santi e aiuti noi a far tesoro della sua preziosa eredità spirituale, continuando sulla strada che il suo sapiente magistero ha aperto alla Chiesa di questo nostro tempo. La nostra gratitudine e il nostro affetto lo accompagnino mentre entra nella gloria del suo Signore. Il suo grande cuore, aperto in particolare ai più poveri, continui a implorare per noi presso il trono di Dio ogni benedizione».

La Cei chiede di favorire momenti di preghiera comunitari. è stato dunque organizzata per domani, martedì 22, alle 20, in Cattedrale, una Messa in suffragio del Papa officiata dal vescovo Tremolada. 

I Vescovi lombardi

«Appresa la notizia della morte del nostro amato Papa Francesco i Vescovi della Lombardia sono vicini alla chiesa di Roma per la perdita del loro Vescovo, segno visibile di comunione fra le Chiese sparse per tutta la terra e lo ringraziano per la sua coraggiosa e radicale testimonianza d'amore fino all'ultimo giorno della sua vita»: è quanto scrivono in una dichiarazione congiunta l'arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, metropolita di Lombardia, e tutti i vescovi della Conferenza Episcopale Lombarda (Cel) per la morte di Papa Francesco.

«Al Risorto, che lo ha chiamato al servizio petrino, affidano in questo momento di sofferenza di tutta la Chiesa Papa Francesco ringraziandolo della sua benedizione nel giorno di Pasqua», conclude la nota firmata da monsignor Mario Delpini, Diocesi di Milano, monsignor Francesco Beschi, Diocesi di Bergamo, monsignor Marco Busca, Diocesi di Mantova, cardinal Oscar Cantoni, Diocesi di Como, monsignor Maurizio Gervasoni, Diocesi di Vigevano, monsignor Daniele Gianotti, Diocesi di Crema, monsignor Maurizio Malvestiti, Diocesi di Lodi, monsignor Antonio Napolioni, Diocesi di Cremona, monsignor Corrado Sanguineti, Diocesi di Pavia; monsignor Pierantonio Tremolada, Diocesi di Brescia.

Pro Vita & Famiglia

Pro Vita & Famiglia Onlus esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Sua Santità Papa Francesco, che ha sempre difeso con coraggio e fermezza la dignità della persona umana dal concepimento alla morte naturale, la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna e la libertà educativa dei genitori come pilastri irremovibili del Bene Comune.

In questi anni, il Magistero di Papa Francesco si è levato con forza contro la «cultura dello scarto», denunciando l’aborto e l’eutanasia come mali che attentano alla sacralità della vita, alla giustizia sociale e alla stessa pace nel mondo. Egli ha ribadito con fermezza che «l’aborto è un omicidio» e che non è mai lecito «eliminare una vita umana o affittare un utero per produrre un bambino». Allo stesso modo, ha avvertito che l’eutanasia non è una scelta di libertà, ma il segno di società che «scarta i più fragili invece di accompagnarli».

Numerosi i saluti e gli incoraggiamenti rivolti alla Manifestazione Nazionale per la Vita in Italia, che tornerà in piazza a Roma il prossimo sabato 10 maggio. In occasione dell’edizione dell’anno scorso, Papa Francesco ha ringraziato i partecipanti per «l'impegno e la testimonianza pubblica a difesa della vita umana dal concepimento alla morte naturale», esortandoli ad «andare avanti con coraggio nonostante ogni avversità», perché «la dignità assoluta della vita umana, dono di Dio Creatore, è troppo alta per essere oggetto di compromessi o mediazioni». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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