Morte di Francesca Manfredi, nell’appello bis testimoni in aula a ottobre
Si riapre nell’appello bis, dopo la decisione della Cassazione, il processo sulla morte di Francesca Manfredi, 24enne bresciana che morì di overdose nell’estate del 2021. Il processo è a carico di Michael Paloschi, uno dei due amici della giovane con cui lei aveva passato la nottata, tra il 22 e il 23 agosto, nell’abitazione di lei a Fornaci.
La Suprema Corte, infatti, aveva annullato la condanna di Paloschi, che, secondo l’accusa, avrebbe iniettato una dose letale di eroina alla 24enne, per omicidio preterintenzionale a 7 anni e 4 mesi. Condanna del marzo 2023, in appello a Brescia, che aveva ribaltato l’assoluzione di primo grado.
Dopo l’annullamento da parte della Cassazione della condanna per Paloschi, difeso dall’avvocata Valeria Cominotti, con rinvio per un nuovo processo d’appello, stavolta a Milano, i giudici della Corte d’Assise di secondo grado hanno deciso oggi, seguendo le indicazioni della Suprema Corte, di riascoltare in aula i consulenti tecnici di accusa e difesa e l’altra ragazza che era in quella casa. La teste, amica della 24enne, era stata già assolta in passato dall’accusa di omissione di soccorso e nelle indagini aveva raccontato che sarebbe stato Paloschi a iniettare parte della dose letale.
Le tre deposizioni in aula sono state fissate per la prossima udienza del 2 ottobre.
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