Morte di Francesca Manfredi, in appello bis assolto l’amico che era con lei
La corte d’assise di appello di Milano ha assolto Michael Paloschi, il giovane bresciano condannato a sette anni e quattro mesi per la morte di Francesca Manfredi avvenuta nella notte tra il 22 e il 23 di agosto del 2020 a Fornaci a causa di un’overdose di droga e alcol.
Difeso dall’avvocato Valeria Cominotti, Paloschi era già stato assolto nel corso del processo di primo grado e poi condannato al termine del primo appello a Brescia. Era stata la Cassazione a rimettere i verdetti in discussione e a disporre un nuovo processo d’appello che si è celebrato a Milano in più udienze.
Per i giudici di appello milanesi, che disposto la rinnovazione dell’istruzione dibattimentale per raccogliere le consulenze medico legali di parte e la testimonianza dell’amica di Francesca presente quella notte, il fatto non sussiste: la morte di Francesca Manfredi non è attribuibile all’amico con il quale in quel fine settimana la 24enne aveva abusato di alcol e di droga e che, proprio con il suo aiuto, si era iniettata eroina in vena. Per la prima e ultima volta.
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