Morte di Francesca Manfredi, in appello bis assolto l’amico che era con lei

La sentenza dei giudici di Milano arriva dopo la decisione della Cassazione di disporre un nuovo processo. La giovane morì nella notte tra il 22 e il 23 di agosto del 2021 a causa di un’overdose di droga e alcol
Francesca Manfredi - © www.giornaledibrescia.it
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La corte d’assise di appello di Milano ha assolto Michael Paloschi, il giovane bresciano condannato a sette anni e quattro mesi per la morte di Francesca Manfredi avvenuta nella notte tra il 22 e il 23 di agosto del 2020 a Fornaci a causa di un’overdose di droga e alcol.

Difeso dall’avvocato Valeria Cominotti, Paloschi era già stato assolto nel corso del processo di primo grado e poi condannato al termine del primo appello a Brescia. Era stata la Cassazione a rimettere i verdetti in discussione e a disporre un nuovo processo d’appello che si è celebrato a Milano in più udienze.

Per i giudici di appello milanesi, che disposto la rinnovazione dell’istruzione dibattimentale per raccogliere le consulenze medico legali di parte e la testimonianza dell’amica di Francesca presente quella notte, il fatto non sussiste: la morte di Francesca Manfredi non è attribuibile all’amico con il quale in quel fine settimana la 24enne aveva abusato di alcol e di droga e che, proprio con il suo aiuto, si era iniettata eroina in vena. Per la prima e ultima volta.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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