Morta in A4, gli amici di Giada Zanola: «Ha annullato il matrimonio con Andrea, era geloso e possessivo»
Giada Zanola e Andrea Favero dovevano sposarsi a settembre. Poi, lei aveva annullato tutto. «Aveva annullato le nozze perché non se la sentiva più - ha detto un amico di Andrea, alla trasmissione di Rai1 “La vita in diretta” -, Andrea era gelosissimo e possessivo. Giada una ragazza solare, che aveva voglia di vivere». La 33enne, sempre secondo gli amici, non aveva mai manifestato propositi suicidi, «anche perché era molto attaccata al suo bambino, una vera mamma». In ogni caso la ragazza «aveva già detto al compagno che voleva chiudere la storia».
Fermato il compagno
Il compagno, il 39enne Andrea Favero, è in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato: Giada Zanola, originaria di Brescia, non si sarebbe buttata dal cavalcavia dell’autostrada, ma sarebbe stata spinta e poi investita dai mezzi in transito.
La donna, mamma di un bambino di 3 anni, stava per iniziare un lavoro in un impianto di distribuzione di carburanti. Fondamentali, per la scoperta dell'omicidio, le contraddizioni del compagno nella ricostruzione degli orari e anche le immagini delle telecamere puntate sul tratto della A4, in direzione Milano, e dello stesso sovrappasso autostradale di Vigonza. «Giada non ci aveva mai detto che lui fosse violento o che la situazione fosse grave. Anche con noi Andrea era tranquillo e gentile. Non sappiamo cosa sia successo», ha detto il fratello della donna, Daniel Zanola.
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