Montirone, 340mila euro per la sicurezza delle rogge
Con un’adeguata copertura economica i lavori sarebbero solo un ricordo. Ma i soldi a suo tempo stanziati si sono rivelati insufficienti, così l’intervento è rimasto incompleto: a fronte della Pedrona, che è a posto, rimangono la Gheda e Molinara, che necessitano di altri interventi, quindi altri quattrini. L’appuntamento col «taglio del nastro» è solo rinviato: i rimanenti lavori di ripristino della funzionalità idraulica della Gheda e della Molinara, le due rogge che, intrecciandosi come serpenti, attraversano il paese, vedranno la luce nel corso di quest’anno.
Regione Lombardia ha stanziato altri 340.000 euro, quindi si può procedere. La mancanza di soldi non è imputabile a calcoli errati: è che, a causa dei consistenti aumenti dei prezzi che hanno caratterizzato il 2022 e il 2023, i 900.000 euro che la Regione aveva stanziato si sono rivelati insufficienti.
Tempi e interventi
«Il denaro necessario per finire l’intervento è pronto – assicura l’assessore Alberto Stanga –. Stiamo già procedendo col progetto esecutivo. È però probabile che, per aprire i cantieri, si aspettino l’autunno e la fine della stagione irrigua: non vogliamo creare problemi agli agricoltori, che, d’estate, hanno bisogno dell’acqua per i campi. Sulla Molinara interverremo nella parte nord, nel tratto dietro le scuole; sulla Gheda, invece, in zona cimitero. C’è da elevare una muratura in pietrame, quindi realizzare la platea cementizia dell’alveo ed un nuovo sifone».
Già, il sifone. Come due serpenti che si attorcigliano, si diceva, prima di procedere ognuna per la sua strada, davanti al cimitero la roggia Gheda e la Molinara si intersecano, con la seconda che passa sopra la prima. Lo «scavalco» è regolato da un sifone, che deve essere rifatto.
Per la comunità
Domanda: perché Regione Lombardia ha rifinanziato il progetto con ulteriori 340.000 euro? Risponde Gianluca Comazzi, assessore al Territorio del Pirellone: «La comunità attendeva da tempo questo intervento che, complessivamente, costa 1,3 milioni di euro: grazie ai fondi stanziati nel Piano di contrasto al dissesto idrogeologico, a breve partiranno i lavori. Considerato che la Gheda e la Molinara attraversano il centro abitato, la loro tutela rappresenta un passo avanti in termini di messa in sicurezza del territorio e di prevenzione, oltre a rendere più agevole le operazioni di pulizia».
Cosciente dell’ulteriore sforzo fatto dal Pirellone, il sindaco Filippo Spagnoli ringrazia «gli uffici dell’Utr di Brescia e l’assessore Comazzi per aver destinato risorse al completamento di un progetto di rilevante importanza per la nostra comunità: investire nella prevenzione è una scelta strategica e responsabile, che tutela territorio e cittadini, evitando di agire solo in risposta alle emergenze».
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