Montichiari piange Mauro Mondinelli, il poeta del piede sinistro

Addio a Mauro Mondinelli che, con il suo sorriso, la sua sensibilità e le sue poesie, è stato un esempio di forza, di amore incondizionato per la vita e di partecipazione, nonostante e oltre la malattia: i funerali sono in programma oggi pomeriggio, alle 14.45, nel Duomo di Montichiari.
Il 63enne era affetto da una tetraparesi spastica che lo costringeva sulla sedia a rotelle e a confrontarsi con tante altre difficoltà, non solo motorie, ma pure comunicative.
Eppure, come ricordano in molti, «amava vivere». Ne è prova anche la volontà di esprimere se stesso e, soprattutto, di trovare una strategia al fine di renderlo possibile, superando gli ostacoli oggettivi. Per anni lo ha fatto avvalendosi della poesia come voce delle sue emozioni e del suo pensiero: «prigioniero», fisicamente, della patologia con cui conviveva da sempre, ha scritto i suoi versi utilizzando il piede sinistro per digitare sulla tastiera del computer posizionata a terra.
Gli scritti
Tanti testi li ha dedicati alla sua amata mamma, Caterina, deceduta già da diversi anni, e tra i suoi principali pilastri. Il nostro giornale, nel recente passato, aveva raccontato la sua storia e la sua tenacia poetica. In passato aveva frequentato l’Istituto Nikolajewka e lavorativamente, per un periodo, era stato inserito nella biblioteca comunale di Montichiari. Preziosa la forte vicinanza del Club 124 Frecce Tricolori, in particolare del maresciallo Alfonso Turchetti, suo grande amico, che notoriamente chiamava Mauro con il soprannome scherzoso di «vecchio filibustiere della Fascia d’Oro».
Il Club aveva anche curato la stampa della raccolta poetica «Anima Celeste», di cui Mauro era autore e il cui ricavato andò in beneficenza. In ambito culturale, la Fondazione Zanetto gli aveva riconosciuto il premio TalentGold per la scrittura, mentre in ambito civico, nel 2019, l’Amministrazione comunale Togni gli aveva riconosciuto il ruolo di consulente nell’ambito sociale della disabilità.
Anche la fede calcistica era importante: «Sono un disabile dalla nascita. Scrivo con il piede sinistro. Sono un poeta. E sono un interista nato», si descrive così nella sua biografia social; social su cui è stato piuttosto attivo. «Un disabile/nei silenzi tanta voglia di vivere/ pieno d’Amore per il prossimo/tanti sogni nel cassetto/ Un diverso?/Ma solo per gli altri», scriveva Mauro in uno dei suoi componimenti, sensibilizzando sulla disabilità.
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