Modello rapinatore condannato a 3 anni e due mesi

Insieme a tre complici minacciò e derubò un uomo che gli aveva sottratto 10mila euro
Il tribunale di Brescia © www.giornaledibrescia.it
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Tre anni e due mesi. A tanto è stato condannato Sylla Alioune, il 22enne di origini senegalesi divenuto noto alle cronache bresciane per essere passato dalle passerelle del fashion alle rapine in gioielleria.

Il colpo da 300mila euro del 23 febbraio dello scorso anno in via X Giornate in città, però non c’entra nulla. Alioune è stato condannato insieme ad altri tre complici, per tutt’altra vicenda. La sentenza, letta ieri dal gup dopo una camera di consiglio di poco meno di un’ora, si riferisce infatti a quanto accaduto il 4 dicembre dello scorso anno a Castenedolo.

La vicenda

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il 22enne fotomodello e gli altri tre complici avevano preso appuntamento con una persona dalla quale, uno di loro, vantava un credito di 10mila euro per l’acquisto di bitcoin. La vittima fu attirata in trappola con un banale pretesto:la vendita del cellulare. Una volta accerchiata, minacciata e colpita con un coltello, fu privata del telefono e ripulita di tutti i suoi averi. Entrati in possesso del suo telefonino i quattro, secondo gli inquirenti, riuscirono a farsi dare i codici di accesso all’home banking e, con questi, a dirottare la liquidità sui loro conti. In tutto la vittima fu derubata di un migliaio di euro, ferita ad un fianco ed abbandonata in strada.

Per quell’episodio, insieme ad Alioune sono stati condannati Issaka Bance, a tre anni e due mesi, ma anche Hygert Dadushi a due anni e 10 mesi. Stessa pena per Michael Raffo. Assolto invece il quinto indagato. Il suo difensore, l’avvocato Giovanni Frattini, è riuscito a dimostrare che il suo assistito, quel giorno, fu autista inconsapevole della banda.

Eccezion fatta per quest’ultimo, il sostituto procuratore Ettore Tisato aveva chiesto al gup di condannare i quattro a 4 anni e quattro mesi di reclusione. I difensori sostenevano che gli imputati, nel caso, dovessero essere condannati per esercizio arbitrario delle loro ragioni, avendo agito in seguito ad una truffa perpetrata a loro danno dalla vittima.

Sylla Alioune tornerà in aula prossimamente. La Procura della Repubblica si accinge a chiudere le indagini anche della rapina ai Gioielli di Rossana e a chiedere il suo rinvio a giudizio. 

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