«Mio figlio 12enne picchiato a Montichiari mentre tornava da scuola»
Un ragazzino di 12 anni ha raccontato di essere stato aggredito, all’uscita da scuola, da un gruppo di giovani, che lo avrebbero trascinato, colpito con calci e pugni, e offeso con parole legate al colore della sua pelle, mentre tornava a casa: è quanto racconta la mamma del 12enne (13 anni a giugno) che ci dice di aver denunciato l’accaduto ai carabinieri.
I fatti risalirebbero a giovedì scorso e sarebbero avvenuti in un vicolo nei pressi di via Roma, non molto lontano da scuola.
La vittima, in un primo momento, non avrebbe detto niente a nessuno. Il suo strano comportamento, più chiuso e silenzioso del solito, però, non è sfuggito ad una delle professoresse dell’Alberti che preoccupata, ha deciso di contattare la famiglia e poi di parlare con lo studente: «Mi ero resa conto dei cambiamenti, ma, inizialmente, avevo pensato fossero legati a un normale bisticcio madre-figlio che avevamo avuto per alcuni voti scolastici. Sabato mi ha chiamato l’insegnante, dicendomi quanto le aveva raccontato mio figlio che, una volta a casa, ha confermato».
La mamma racconta quanto vissuto dal 12enne: «Mi ha raccontato che lo hanno aggredito tre giovani: dice che gli sono sembrati più grandi di lui, in età da scuole superiori, e che avevano il viso coperto da uno scaldacollo; ad ogni modo dice di non conoscerli. Hanno iniziato a colpirlo con calci e pugni e a offenderlo con riferimenti legati alla sua pelle nera (la famiglia ha origini senegalesi, ndr), anche se non è detto che l’aggressione sia motivata da uno sfondo razziale; magari, hanno deciso di offenderlo sulla prima caratteristica che gli è venuta in mente, chi può dirlo…».
Su invito dei carabinieri madre e figlio si sono recati in ospedale, dove fortunatamente non sono emerse fratture o lesioni di rilievo: «Non si può dire lo stesso sul fronte emotivo. Domenica ha raggiunto gli amici al campetto, era in bici: mi ha detto che è arrivato là molto spaventato perché si sentiva seguito da uno di quelli che lo avevano aggredito giovedì; naturalmente non possiamo sapere se ciò è legato al terrore che adesso prova». La mamma chiede di collaborare: «Chiedo ai genitori di domandare ai loro ragazzi di segnalare subito se sentono qualche giovane vantarsi di aver pestato un ragazzino; anche in forma anonima».
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