Mette in vendita le gomme: gli svuotano il conto

Luca Bordoni
L’episodio si è verificato nei giorni scorsi a Coccaglio, dove un uomo aveva utilizzato un sito di annunci online per vendere quattro pneumatici
Un copertone - unsplash.com/
Un copertone - unsplash.com/
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Credeva di farsi accreditare dei soldi tramite bonifico e invece stava ricaricando la PostePay di una professionista del raggiro.

L’episodio si è verificato nei giorni scorsi a Coccaglio, dove un uomo aveva utilizzato un sito di annunci online per vendere quattro pneumatici con relativi cerchi per 220 euro. Dopo poco è stato contattato da una 55enne residente a Palermo, che si era mostrata molto interessata all’acquisto, pattuendo poi la cifra e i dettagli della spedizione.

A questo punto è partita la vera e propria truffa: la finta acquirente, mostrandosi disponibile nell’offrire all’ignaro venditore la possibilità di chiudere rapidamente la transazione, gli ha chiesto di recarsi all’ufficio postale e di utilizzare lo sportello automatico per autorizzare l’operazione.

Una modalità che però l’uomo di Coccaglio non conosceva e che lo ha quindi portato ingenuamente a fidarsi delle indicazioni telefoniche ricevute dalla donna. Invece che ricevere 220 euro, il malcapitato ha di fatto condiviso il proprio codice segreto e ha così autorizzato la 55enne a prelevare dal suo conto il massimo consentito da PostePay, ossia 248 euro.

Lo scaltro raggiro è stato però intuito già in giornata. Nessun bonifico era arrivato, nessuna operazione in entrata, bensì solo una in uscita. L’uomo si è così rivolto immediatamente alla Polizia locale del Monte Orfano. Sentita dalla Polizia giudiziaria, la donna, ha dichiarato di aver perso la carta senza accorgersene e di non aver presentato denuncia di smarrimento.

Una spiegazione che è però risultata inverosimile, dato che le ultime operazioni di prelievo e trasferimento di denaro erano state effettuate tramite l’app sul suo smartphone e, per poterle effettuare, sono richiesti sistemi di sicurezza avanzati che usano password personali o l’impronta digitale, e che inviano notifiche per ogni transazione effettuata. La donna è stata così denunciata per il reato di truffa continuata nel tempo. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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