Maxi sequestro di cocaina: 12 chilogrammi nascosti in auto
Non aveva soldi. Non ha lo spessore criminale di un trafficante. Chi indaga è sicuro che si tratti di un corriere. Ma non dei più attenti. La droga non era in un doppiofondo nascosto sotto l’auto ma in due borsoni buttati nel baule dell’auto. E i due borsoni erano aperti. Dentro c’erano 12 panetti da un chilogrammo ciascuno di cocaina pura ancora da tagliare, droga che sul mercato al dettaglio avrebbe fruttato oltre un milione di euro.
Si è chiusa nel parcheggio di un supermercato del lago d’Iseo la missione di un 52enne sebino, con alle spalle diversi precedenti penali, datati ma specifici per reati connessi agli stupefacenti, che con tutta probabilità stava trasportando per conto di qualcuno l’ingente quantitativo di droga che aveva in auto. La Squadra Mobile della Questura lo ha tenuto d’occhio e quando ha visto aprire il baule della sua vettura ha deciso di intervenire.
I panetti portano due diverse sigle, marchi apparentemente senza significato ma che, nell’ambiente identificano la provenienza della materia prima.
Si tratta del segno che potrebbero provenire da due diverse partite importate in Italia da grossi trafficanti e che sono state unite per soddisfare un grosso ordine da parte di qualche gruppo criminale e che il 52enne aveva il compito di far arrivare a destinazione, o almeno al prossimo punto di scambio. Le indagini sono ancora in corso. Il lago d’Iseo è stato solo una delle tappe del viaggio della droga: alla Mobile il compito di chiudere il cerchio.
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