Malore dopo un’immersione, in rianimazione il fotografo Sestini
Un'immersione nelle acque gelate del Lavarone e un malore. Paura per il fotografo Massimo Sestini, che ora si trova ricoverato nel reparto di rianimazione all'ospedale Santa Chiara di Trento. Sestini, fotografo di fama internazionale (e in mostra al museo Santa Giulia), stava partecipando ad un incontro di sub: si è immerso, per un malore non è più tornato in superficie e ha anche perso conoscenza.
Cos’è accaduto
Il gruppo di subacquei ha notato l'anomalia e uno di loro ha lanciato subito l'allarme. Sono intervenuti i Vigili del fuoco di Lavarone e la Croce rossa degli Altipiani Cimbri per soccorrerlo. Tirato fuori dal lago in arresto cardiaco, Sestini è stato subito rianimato sul posto dai soccorritori per poi essere trasportato con l'elisoccorso all'ospedale di Trento. Ora sarà sottoposto a delle manovre per liberare i polmoni dall'acqua. Attualmente è ricoverato in rianimazione in coma farmacologico.
La carriera
Nato a Prato, classe '63, Massimo Sestini è uno dei fotografi più in vista della scena italiana. Risale al 1991 lo scatto che lo rese famoso nel mondo, fotografò Diana in costume da bagno in Sardegna. I suoi primi scoop risalgono al 1984: riuscì a fotografare Licio Gelli a Ginevra mentre veniva scortato in carcere e il 23 dicembre 1984 è il solo fotografo ad entrare nel vagone del Rapido 904 annientato da una bomba nella Galleria di San Benedetto Val di Sambro. Sestini ha fotografato tra gli altri Carlo d'Inghilterra a Recanati mentre dipingeva un acquerello, la tragedia della Moby Prince e perfino ciò che restava dopo gli attentati a Falcone e Borsellino.
Uno dei suoi scatti divenuti famosi è stato quello alla Costa Concordia: nel 2012 si è immerso con i sommozzatori della Marina Militare dentro la nave appena affondata. Sestini è stato anche premiato al World Press Photo Award. per la foto, ripresa dall'alto, di un gommone carico di 227 migranti al largo delle coste libiche. Temuto dai vip, più volte si è ritrovato tra le mani scoop e foto assolutamente inediti. Come quella volta con Diana Spencer, la tragica notte del 31 agosto 1997. Raccontò infatti che la sua agenzia aveva fotografato la principessa Diana: uno dei fotografi lo aveva chiamato, mettendolo al corrente del terribile incidente. Sestini si fece inviare le foto e decise di bruciare quelle di Lady Diana: «Erano troppo macabre», disse.
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