Cronaca

La Manovra e i danni agli Enti locali: le denunce delle istituzioni

Le reazioni del deputato del Partito democratico Gian Antonio Girelli e della presidente dell’Associazione Comuni bresciani Cristina Tedaldi
Giancarlo Giorgetti, ministro dell'Economia e delle Finanze - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Giancarlo Giorgetti, ministro dell'Economia e delle Finanze - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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«Dal Governo è in arrivo una mazzata che imporrà tagli ai servizi per i cittadini della provincia di Brescia». La denuncia arriva per voce dell’on. Gian Antonio Girelli (Pd) dopo aver analizzato il decreto con la ripartizione dei tagli a carico dei singoli enti. «Secondo i dati, i Comuni bresciani subiranno una riduzione di 34.561.456 milioni di euro nel periodo 2025-2029, a quali si aggiunge anche il taglio diretto di oltre 3,8 milioni all’ente Provincia».

Il deputato del Pd Gian Antonio Girelli © www.giornaledibrescia.it
Il deputato del Pd Gian Antonio Girelli © www.giornaledibrescia.it

Per Girelli si tratta di una mazzata che colpirà indiscriminatamente i Comuni e i servizi ai cittadini, segno che «il Governo vuole usare gli enti locali come bancomat ledendo il principio di autonomia a agibilità degli amministratori locali. I tagli incideranno direttamente sui servizi più vicini ai cittadini. Alla fine, a pagare il prezzo saranno le famiglie, altro che tutela come spesso dice il Governo. Le amministrazioni locali si trovano così a dover fare i conti con una riduzione delle risorse, mentre cresce la preoccupazione per la sostenibilità di servizi essenziali come il welfare, la manutenzione del territorio, l’istruzione e tanto altro, e per i comuni gestire il bilancio sarà sempre più complicato».

La misura è prevista dall’ultima legge di bilancio ma solo ora sono noti nel dettaglio gli importi che peseranno sui conti comunali. La legge di bilancio prevede che, per garantire la tenuta dei conti pubblici, gli enti locali debbano partecipare con una quota, ovvero nei loro bilanci dovranno accantonare delle somme dal 2025 sino al 2029. «La cosa che più lascia perplessi è che ancora una volta sono applicati tagli lineari, che non tengono conto – conclude Girelli – dei Comuni che ben hanno amministrato in questi anni che saranno i più penalizzati». 

Associazione Comuni bresciani

In occasione del Consiglio di presidenza si deciderà se scrivere l’appello nero su bianco e recapitarlo a Roma. Suonerebbe così: «Governo ripensaci». Ma nel frattempo, la presidente dell’Associazione Comuni bresciani (Acb) Cristina Tedaldi non ha dubbi: «Siamo in vera difficoltà, perché i tagli in parte corrente sono quelli che davvero rischiano di paralizzare gli enti locali, soprattutto i più piccoli, per i quali anche 10mila euro possono rappresentare una grande differenza». O, meglio, un confine: quello tra aprire l’asilo, la biblioteca, mettere in moto lo scuolabus, alzare la saracinesca del centro anziani, oppure no.

La presidente dell'Associazione Comuni bresciani Cristina Tedaldi © www.giornaledibrescia.it
La presidente dell'Associazione Comuni bresciani Cristina Tedaldi © www.giornaledibrescia.it

«Quelli che la Manovra ci va a togliere sono soldi vitali per le nostre Amministrazioni. Non a caso c’è molto sconforto, molto rammarico e anche molta preoccupazione da parte dei sindaci: in tanti mi hanno chiamata, sono allarmati e arrabbiati. Vedremo se ci sarà modo di confrontarci tutti insieme a margine dell’assemblea già convocata per il voto del bilancio della Provincia di Brescia. Certo è che si tratta di una situazione che mette in difficoltà tutti gli amministratori, ma che si rifletterà soprattutto sui cittadini»

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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