Manifesti nazifascisti nel municipio di Prevalle

Enrico Giustacchini
Anni fa l’amministrazione espose alcune ordinanze della Repubblica sociale come monito, poi «qualcuno ha integrato con documenti celebrativi del regime», dice l’Anpi
Manifesti fascisti nel municipio di Prevalle
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Manifesti e proclami nazifascisti esposti all’interno del municipio. Succede a Prevalle, dove a chi si trovi a transitare per un atrio di palazzo Morani, sede comunale, non può non notare l’insolita sequenza che occhieggia dalle pareti.

Come è stato possibile tutto questo? La vicenda parte da lontano, dal 2006, quando l’allora amministrazione di centrosinistra decise di esporre alcune ordinanze particolarmente odiose emesse dalla Repubblica sociale, recuperate dall’archivio municipale, come testimonianza e monito per il presente e il futuro.

Un cartello sul regime fascista esposto al municipio di Prevalle
Un cartello sul regime fascista esposto al municipio di Prevalle

«In seguito – fa sapere la referente prevallese dell’Anpi Paola Ballerini – qualcuno ha integrato quei proclami con altri documenti, con intenti sicuramente diversi e quasi celebrativi del regime, documenti dove compare ad esempio l’effige di Mussolini "fondatore dell’Impero" e così via».

Una rilettura a cui l’Anpi si oppone, annunciando a breve la richiesta all’amministrazione comunale perché si ripensi tutta l’esposizione, inserendovi documenti del Comitato di liberazione nazionale con l’annuncio della Liberazione e un ricordo del partigiano prevallese Giuseppe Carli.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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