Manifestazione pro-Europa a Roma, in piazza anche la sindaca di Brescia
C’era anche la sindaca di Brescia Laura Castelletti alla manifestazione per l’Europa lanciata dal giornalista Michele Serra su La Repubblica negli scorsi giorni, allo scopo di ribadire l’importanza della coesione tra i Paesi europei in questo momento storico di incertezza e grande cambiamento geopolitico.
Secondo gli organizzatori sono almeno 30mila le presenze in piazza del Popolo: la zona, stracolma, è stata transennata, con migliaia di persone accalcate anche all’esterno per ascoltare gli interventi dal palco. E anche al Pincio è stato installato un maxischermo per seguire la giornata.
I sindaci
Con lei avevano aderito altri quattordici sindaci e sindache: Luigi Brugnaro (Venezia), Giuseppe Falcomatá (Reggio Calabria), Vittoria Ferdinandi (Perugia), Maria Luisa Forte (Campobasso), Sara Funaro (Firenze), Roberto Lagalla (Palermo), Vito Leccese (Bari), Matteo Lepore (Bologna), Stefano Lo Russo (Torino), Daniele Silvetti (Ancona), Vincenzo Telesca (Potenza) e Massimo Zedda (Cagliari). Tra loro anche Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, e Beppe Sala, sindaco di Milano.
«Grazie ai sindacati, ai cittadini, a Michele Serra. Tutti con le proprie idee ma tutti con la bandiera dell'Europa. Come cittadini italiani, ci sentiamo cittadini europei. In questo mondo, senza Europa sono in gioco i nostri diritti personali e sociali. Serve un salto in avanti verso un'Europa più forte, unita e solidale per farci sentire più sicuri e più liberi. Per andare avanti ed essere più unita l'Europa deve essere più popolare non populista. Le cittàsiano protagoniste di questo processo», ha detto Gualtieri dal palco.
Anche i sindacati in piazza
«Oggi scendiamo in piazza con l'orgoglio di chi crede nell'Europa dei popoli, del lavoro, del welfare, senzaideologia nè ingenuità. L'Unione è a un bivio: o si rafforza diventando una vera federazione di Stati, o rischia di frantumarsi sotto la pressione degli imperialismi esterni e delle tensioni interne», ha affermato la segretaria generale della Cisl Daniela Fumarola, lì con una folta delegazione del sindacato, che ha visto tra le fila anche la Cisl di Brescia, insieme ai pensionati Cisl e agli operatori Fim Cisl della provincia.
Sul palco di piazza del Popolo è salito anche Maurizio Landini, segretario della Cgil, che ha affermato: «L’Europa o è fondata sul lavoro o non esiste. Bisogna affermare la cultura della pace, non quella della guerra. Noi – ha aggiunto – pensiamo che sia un errore grave quello di investire oggi su un riarmo e pensiamo che sia importante discutere insieme proprio per costruire quell'Europa che ancora non c'è, che deve essere fondata sul lavoro, sugli investimenti. Bisogna mettere insieme dei valori fondamentali che sono la pace, la democrazia, la libertà e il lavoro».
Landini ha sottolineato l'esigenza di investimenti che non devono però andare al riarmo, ad eserciti di singole nazioni.«La piazza di oggi è importante, per questa la Cgil alla fine ha scelto di venire qui – ha detto –. Lo sapevamo anche prima che mica pensavamo tutti le stesse cose. Insisto, è un momento in cui stare solo con quelli che la pensano come te non serve a nulla. Oggi è il momento di confrontarci, di discutere. La cultura della pace ha proprio come condizione quella di confrontarsi, di dialogare, di ragionare anche quando ci sono idee diverse. La cultura della guerra è quella che appunto impedisce il confronto e la libertà delle persone».
Secondo Landini le mosse di Trump sono finalizzate ad «avere le terre rare più che per avere una vera pace anche perché credo che l'operazione che Trump sta facendo è quello di non riconoscere l'Europa. A Trump piace un'Europa divisa, frantumata, non piace un'Europa che possa avere una dignità e un ruolo e per questa ragione io credo che oggi sia importante essere qui ma essere anche consapevoli dei limiti e degli errori che in Europa sono stati fatti in questi anni».
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