Un corteo a lutto per ricordare Hiroshima e Nagasaki: «Basta armi nucleari»

Marco Papetti
In fila indiana, vestiti di bianco e in silenzio, i manifestanti dei movimenti pacifisti e non violenti hanno sfilato per il centro di Brescia per l’anniversario del 6 agosto 1945
"Basta armi nucleari": la manifestazione a 80 anni da Hiroshima e Nagasaki
AA

«Basta armi nucleari, mai più Hiroshima e Nagasaki». Ricorda una tragedia del passato, ma guarda al presente il grido dei movimenti pacifisti e non violenti bresciani che questo pomeriggio hanno sfilato per il centro di Brescia, nel 79esimo anniversario del lancio della bomba atomica su Hiroshima, il 6 agosto 1945.

In fila indiana, in silenzio e vestiti di bianco, colore giapponese del lutto, circa un centinaio di persone ha marciato, con partenza e arrivo a largo Formentone, «per non dimenticare, per dire basta alla deterrenza nucleare e per chiedere al parlamento italiano la ratifica del trattato Onu per la messa al bando delle armi nucleari».

In un clima geopolitico sempre più teso, spaventa la minaccia di un conflitto atomico: «Assistiamo a dichiarazioni sconsiderate di capi di governo e ministri che propongono l’utilizzo della bomba atomica per risolvere i conflitti – ha detto Matilde Capra del Movimento non violento  di Brescia –. Il rischio della guerra atomica incombe su di noi».

  • Il corteo pacifista contro le bombe nucleari
    Il corteo pacifista contro le bombe nucleari - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Il corteo pacifista contro le bombe nucleari
    Il corteo pacifista contro le bombe nucleari - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Il corteo pacifista contro le bombe nucleari
    Il corteo pacifista contro le bombe nucleari - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Il corteo pacifista contro le bombe nucleari
    Il corteo pacifista contro le bombe nucleari - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Il corteo pacifista contro le bombe nucleari
    Il corteo pacifista contro le bombe nucleari - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Il corteo pacifista contro le bombe nucleari
    Il corteo pacifista contro le bombe nucleari - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Il corteo pacifista contro le bombe nucleari
    Il corteo pacifista contro le bombe nucleari - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Il corteo pacifista contro le bombe nucleari
    Il corteo pacifista contro le bombe nucleari - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Il corteo pacifista contro le bombe nucleari
    Il corteo pacifista contro le bombe nucleari - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Il corteo pacifista contro le bombe nucleari
    Il corteo pacifista contro le bombe nucleari - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Il corteo pacifista contro le bombe nucleari
    Il corteo pacifista contro le bombe nucleari - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Il corteo pacifista contro le bombe nucleari
    Il corteo pacifista contro le bombe nucleari - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Il corteo pacifista contro le bombe nucleari
    Il corteo pacifista contro le bombe nucleari - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Il corteo pacifista contro le bombe nucleari
    Il corteo pacifista contro le bombe nucleari - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Il corteo pacifista contro le bombe nucleari
    Il corteo pacifista contro le bombe nucleari - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
  • Il corteo pacifista contro le bombe nucleari
    Il corteo pacifista contro le bombe nucleari - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it

Sono nove i Paesi in possesso di un arsenale atomico: Usa, Russia, Francia, Regno Unito, Cina, Pakistan, India, Israele e Corea del Nord. «Nel 2023 hanno speso complessivamente 91,4 miliardi di dollari per i loro armamenti nucleari – ha aggiunto Capra – e negli ultimi cinque anni la spesa per le armi nucleari ha avuto un aumento del 34%. È un’inaccettabile cattiva locazione dei fondi pubblici: i nove stati con armi nucleari potrebbero pagare servizi vitali per i loro cittadini o contribuire ad affrontare crisi globali»

A metà percorso il corteo, cui aderivano, tra gli altri, anche le Acli provinciali e Pax Christi, si è fermato sotto la Prefettura, dove è stato letto un comunicato che chiede al Parlamento di ratificare il Trattato Onu del 2017 sulla proibizione delle armi nucleari: «Chiediamo alla prefetta di rappresentare questa richiesta nelle opportune sedi ministeriali e governative», è l’appello lanciato sotto il Broletto.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.