Finchimica, Arpa: gli inquinanti sono in crescita
Finchimica, la situazione non migliora: il monitoraggio di ottobre ha confermato l’inquinamento nella falda superficiale e «la presenza di possibili sorgenti primarie ancora attive all’interno dello stabilimento». Una situazione per la quale i tecnici del dipartimento di Brescia di Arpa Lombardia, guidati dalla dottoressa Maria Luisa Pastore, hanno avviato a fine gennaio nuovi campionamenti, in contraddittorio con l’azienda, per verificare il funzionamento della barriera idraulica attiva a pieno regime da novembre.
A ottobre
«Gli esiti del monitoraggio di ottobre - spiegano da Arpa - escludono contributi di inquinamento da monte. Per l’acquifero superficiale all’interno del sito vengono confermati i trend di concentrazione dei parametri caratteristici della contaminazione dello stabilimento, indicando la presenza di possibili sorgenti primarie ancora attive. Si conferma anche la contaminazione della falda superficiale a valle idrogeologica del sito. Al momento della campagna di ottobre la barriera idraulica non era ancora completamente attiva. Solo a fine ottobre Finchimica ha comunicato il completamento e l’attivazione della barriera e dell’impianto di trattamento delle acque estratte».
A fine gennaio
Il 28 e il 29 gennaio i tecnici di Arpa hanno effettuato una nuova campagna di monitoraggio, per la quale sono in corso le analisi. «Il monitoraggio condotto con la barriera idraulica in funzione, costituita da 12 piezometri e il relativo impianto di trattamento - precisano dall’Agenzia - potrà fornire un primo quadro dell’effetto sull’acquifero a valle dello stabilimento». A dicembre si è conclusa anche la visita ispettiva nell’ambito dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) dell’impianto, sempre condotta dai tecnici di Arpa, che ha documentato «la necessità e l’urgenza di proseguire e completare gli interventi di impermeabilizzazione di cunicoli e vasche, in considerazione delle possibili perdite ancora in atto nello stabilimento, come evidenziato dagli esiti del monitoraggio delle acque sotterranee del mese di ottobre. La visita ispettiva ha inoltre evidenziato alcune carenze gestionali con potenziali ripercussioni sull’ambiente», sottolinea Arpa.
Dal Comune
«Ricevuti gli esiti di queste ultime analisi è stata subito convocata una Commissione consiliare per condividere i risultati ed esprimere le prime considerazioni - così il sindaco di Manerbio Paolo Vittorielli -. Non si tratta certamente di dati incoraggianti, ma occorre anche precisare che riguardano rilievi eseguiti prima della messa in funzione della barriera idraulica, primo intervento di bonifica della falda superficiale. L’Amministrazione comunale, come fatto fino ad oggi, continuerà con la massima attenzione a monitorare la situazione».
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