CronacaGarda

Mamma e figlio inghiottiti dal lago di Garda: disposta l’autopsia

La Redazione Web
Dopo il ritrovamento dei due corpi di Hanna Shabratska e Oleksiy ritrovati ieri pomeriggio è stata predisposta l’indagine per fare luce sulle cause del loro annegamento
Hanna Shabratska e Oleksiy, di origini ucraine ma residenti a Rovereto - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Hanna Shabratska e Oleksiy, di origini ucraine ma residenti a Rovereto - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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È stata disposta l'ispezione cadaverica esterna sui corpi di Hanna Shabratska e Oleksiy, la madre e il figlio di 52 e di 19 anni di origini ucraine ma da due anni residenti a Vallarsa, in Trentino, ritrovati nel pomeriggio di ieri nelle acque del lago di Garda, a circa 18 metri di profondità, a poca distanza l'uno dall'altra.

Degli esiti dell'ispezione, che dovrebbero arrivare fra un paio di giorni, verrà informata la procura di Rovereto. Sul caso indagano i carabinieri di Riva del Garda, allertati insieme ai soccorsi dal compagno della donna, preoccupato perché non vedeva ritornare i due dopo la giornata passata al lago, nella serata di martedì 16 luglio. La madre e il figlio sono stati visti per l'ultima volta dalle telecamere verso le 11.20 di martedì, mentre entravano in acqua. Resta da capire la ragione per la quale sono andati a fondo, inghiottiti dalle acque del Garda.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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