Maclodio, niente celebrazioni per il 25 Aprile: è polemica

Niente celebrazioni per l'ottantesimo anniversario della Liberazione a Maclodio. Una prassi che si ripete dal 2019, anno in cui l'attuale primo cittadino Simone Zanetti ha assunto la carica di sindaco. Da allora, infatti, l'anniversario del 25 aprile non viene commemorato. Quest'anno, però, l'opposizione comunale ha deciso di non rimanere in silenzio: «Ho mandato richiesta formale al sindaco chiedendo di poter intervenire, in qualità di capogruppo d'opposizione, con un breve discorso durante la celebrazione del 25 aprile – sottolinea Luca Crotti di Maclodio in Movimento –. La stessa mi è stata negata categoricamente senza contare che l'anniversario non verrà celebrato».
Le motivazioni del sindaco
Nel riscontro fornito dal sindaco al consigliere d'opposizione si legge infatti che: «La richiesta è negata per la seguente motivazione: non sussiste alcuna necessità per la quale debba intervenire, in occasione della manifestazione istituzionale citata, una ulteriore persona oltre a colui il quale ricopre la carica di sindaco». Durante la manifestazione che si svolgerà domenica 27 aprile (non quindi il 25), «l'unico discorso che avverrà sarà quello del sottoscritto in veste di sindaco».
Al posto della ricorrenza di venerdì è stato fissato un appuntamento per domenica 27, una manifestazione pensata esclusivamente per commemorare i caduti di guerra così come sempre è stato fatto durante l’arco temporale in cui Zanetti ha ricoperto la carica di primo cittadino.
Le reazioni
«Per l'ennesima volta il comune di Maclodio ha deciso di non celebrare la festa nazionale della Liberazione. Il sindaco di Fratelli d'Italia, opta per una generica celebrazione "dei caduti di guerra" da tenersi il giorno 27. In tale circostanza è stata pure respinta la richiesta di intervento dell'opposizione perché "non sussiste alcuna necessità" che intervenga qualcun altro oltre al sindaco. Quindi parlerà solo lui, supponiamo da un balcone» scrive in una nota Luca Trentini, segretario provinciale Sinistra italiana che poi suggerisce a Zanetti di dimettersi.
«La Costituzione su cui il sindaco ha giurato nasce dalla Resistenza. La nostra Repubblica dalla Liberazione e le nostre istituzioni dal sangue delle donne e degli uomini che si opposero al fascismo e al nazismo. Se Simone Zanetti non condivide le fondamenta su cui poggia la nostra Repubblica si dimetta e si trasferisca in Ungheria dove troverà terreno fertile per le sue idee reazionarie. Nel frattempo gli suggeriamo di non violare la legge che il 25 aprile prevede la celebrazione istituzionale della Liberazione. Perché la storia non la riscrive certo il sindaco di Maclodio».
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