L’UniBs sempre più nel territorio col protocollo che guarda alla Pa
È una rete sempre più fitta quella che l’Università degli Studi di Brescia sta intessendo con il territorio.
E stamattina in Broletto è stato il nuovo protocollo d’intesa siglato tra la Provincia, l’UniBs, l’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna «Bruno Ubertini», Brescia Infrastrutture, il Banco nazionale di prova di Gardone Valtrompia, l’Associazione professionale per i segretari comunali e provinciali «Vighenzi» e l’Associazione comuni bresciani. E la volontà è quella di allargare ulteriormente il campo di azione dell’accordo.
Cosa prevede
Il protocollo prevede la collaborazione tra le realtà appena citate per la promozione e l'organizzazione di attività formative e condivisione di best practice in ambito di contratti pubblici, per la riqualificazione di stazioni appaltanti, centrali di committenza e soggetto aggregatore di tutta Italia. «L’Università di Brescia è attivamente impegnata nella promozione di nuove offerte formative in costante dialogo con la società civile - ha spiegato Mario Gorlani, delegato dal rettore agli Affari generali -. L’obiettivo è di rispondere alle crescenti richieste di figure professionali provenienti dal tessuto produttivo del territorio e dalla Pubblica amministrazione anche alla luce del nuovo Codice dei contratti pubblici».
Corso di formazione
Il primo corso di formazione lanciato nel solco del protocollo è partito ieri ha superato ogni pronostico: gli iscritti sono stati ben 180, «sopra ogni nostra aspettativa - ha precisato Gorlani -. Contiamo a maggio di ripartire con un’altra proposta» ha precisato Gorlani.
Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Provincia, Emanuele Moraschini, e dal rettore dell’UniBs, Francesco Castelli, il quale ha sottolineato come «l’università negli ultimi due anni abbia riposto una grande attenzione sulle Amministrazioni pubbliche».
La Centrale unica di committenza
Fabio De Marco, direttore dell’area Servizi ai Comuni della Provincia, ha ricordato che la Centrale unica di committenza (Cuc) «Area Vasta Brescia» è nata nel 2018 quando la Provincia, e le Comunità montane della Valtrompia, del Sebino, della Valcamonica e del Parco Alto Garda bresciano hanno scelto di mettere a sistema le proprie strutture e le proprie professionalità per costituire un soggetto altamente specializzato nella gestione degli appalti.
In primavera la Cuc, che conta 232 Comuni aderenti appartenenti a 8 diverse province lombarde, supererà la soglia dei 4 miliardi in termini di appalti. Le gare gestite ad oggi sono 2.019.
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