Lumezzane, il percorso vita è abbandonato: «Bisogna intervenire»
«Avere un percorso per una bella passeggiata appena fuori città e vedere che in molti, tra cui anche tanti ciclisti, lo utilizzerebbero, ma senza riuscirci visto che è impraticabile. Questo perché la Comunità montana, a cui compete la sua gestione e taglio erba, sembra che si sia dimenticata che esista».
I cittadini valgobbini si sentono abbandonati. Fino al 2020 la convenzione tra l’Amministrazione comunale e l’associazione Protezione civile Lumezzane-Onlus – che si curava dell’ordinaria manutenzione del percorso vita che da Mosniga sale verso il passo del Cavallo – aveva retto bene. Ma dal 2021 la competenza per la gestione dello stesso è passata alla Comunità montana.
Le lamentele dei cittadini
I cittadini che postano alcune foto, nelle quali si vede chiaramente come il sentiero sia lasciato all’incuria assoluta, con erba ormai altissima e percorso calpestabile pericoloso per la presenza di profonde buche, hanno abbandonato le loro speranze.
«Anche pochi giorni fa siamo stati sul percorso vita – spiegano – e ora dobbiamo dire basta».
Il pensiero dell’Amministrazione
«Come Comune sollecitiamo costantemente la Comunità montana – spiega l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Claudio Gnutti –. Fino al 2020 i volontari della Protezione civile si occupavano del taglio e potature degli alberi, delle pulizie delle canaline, della tinteggiatura di quello che era rimasto tra panchine e attrezzi ginnici, della staccionata. Abbiamo comunicato da tempo, che dobbiamo rivedere la convenzione. Dopo le ferie ci sederemo al tavolo».
La situazione aggiornata
Già quasi quattro anni fa si parlava di «ciò che è rimasto», pensando alla rimessa in sicurezza del luogo e delle attrezzature sul percorso, che necessita anche di una illuminazione. Il percorso vita era ed è utilizzato nel periodo estivo soprattutto dagli anziani e per questo i volontari ponevano particolare attenzione a quanto dovevano fare. Uno studio sulle zone più a rischio dei pendii valgobbini, che richiedono lavori di messa in sicurezza, ha qualificato come «mediamente urgente» quello sul percorso vita. Una cosa certa è che le panchine divelte e gli attrezzi ginnici presenti, o vanno sistemati o tolti, dal momento che il loro stato li rende pericolosi.
Va detto che il percorso ha un larghezza che permette il passaggio anche di una Jeep, e pertanto, se ben tenuto, può rivelarsi una via di fuga alternativa alla strada provinciale nel caso fosse bloccata. Gli utenti per ora non possono fare altro che attendere che i solleciti da parte del Comune alla Comunità montana portino alla soluzione del problema.
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