A Lumezzane la Caritas dona vestiti, ascolto e 60mila chili di cibo

Angelo Seneci
È il bilancio 2023 del gruppo che offre risposte a chi è difficoltà: «C’è tanto bisogno pure ora»
L'emporio di vestiti della Caritas di Lumezzane
L'emporio di vestiti della Caritas di Lumezzane
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La Caritas a Lumezzane è attiva su tantissimi fronti: si occupa della dispensa alimentare e del Centro Ascolto, propone alle famiglie iniziative di sostegno della prima infanzia (bambini fino ai 18 mesi) e gestisce l’emporio dell’abbigliamento.

In quanto a beni di prima necessità attualmente il sodalizio distribuisce in media aiuti alimentari a 150 famiglie, grazie al lavoro svolto da una novantina di volontari. Le tessere acquisto prepagate con le quali è possibile acquistare cibi nei supermercati locali sono 1.112. E i buoni carne che vengono dati una tantum, in aggiunta al pacco alimentare, sono 287.

In totale, lo scorso anno, sono state movimentate derrate alimentari per complessivi 59.303 chilogrammi. Questi pervengono per 32mila chili da Agea, l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali; 23mila chili dal Banco alimentare; 3.188 chili dalla colletta e quasi mille dai privati.

La situazione nei primi sei mesi del 2024 non è migliorata: la «povertà da lavoro» costringe anche chi ha un contratto, ma percepisce uno stipendio molto basso, a bussare alla Caritas per chiedere un pacco della dispensa.

Un altro servizio importante del sodalizio è il Centro Ascolto. Sono ormai 34 anni che la Caritas lavora sul territorio valgobbino, prima nella sede del Villaggio Gnutti e dal 2013, grazie a un benefattore che ha offerto uno spazio all’interno di un capannone dismesso, nell’attuale sede in via Lamarmora. Dalla realtà legata alle singole parrocchie, nel 2004 è nato il centro «Spalla a Spalla» che si occupa dei diversi settori. Nel nome si trova già la ragione della sua esistenza: «Camminare insieme, fianco a fianco, senza che nessuno si senta superiore ad altri, ma nell’unico sforzo di sostenersi a vicenda». Il Centro Ascolto che, oltre all’accoglienza, offre un sostegno economico per utenze, affitto, acquisto di medicinali, ha registrato 542 colloqui con 30 nuovi accessi per un totale di 496 ore.

«Gli anni del Covid – fanno sapere dalla Caritas valgobbina – sono stati pesanti, ma anche la situazione attuale è molto critica». Il sostegno ai primi 18 mesi di prima infanzia, con 7 volontari dedicati per 80 ore di presenza annuali, ha consegnato 360 pacchi nel 2023. Altro servizio attivato è l’emporio, con sede in via Monsuello, che lo scorso anno ha avuto 66 aperture, per 378 appuntamenti.

Il gruppo della Caritas dell’Unità Pastorale San Giovanni Battista nello svolgimento dei servizi quotidiani incontra persone che si trovano in difficili situazioni di vita, ma anche persone dotate di coraggio e grande cuore, impegnate e disponibili ad aiutare sempre il prossimo. Dietro ai numeri e alle parole, c’è un’indescrivibile ricchezza di storie e di volti incontrati. 

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