L’ultimo saluto alla piccola Sofia: «Ci sentiamo semplicemente svuotati»
«Siamo qui pieni di sofferenza, di paure, privi di punti di riferimento. Ci sentiamo semplicemente svuotati, svuotati di valori di vita. Riusciamo soltanto a stare in silenzio ed abbracciarci e a piangere. Abbracciati da soli è tutto più difficile. Ecco perché da giorni andiamo cercando abbracci e silenzi. Pianti condivisi per farci forza», sono le parole che Don Claudio Paganini ha scelto per celebrare i funerali della piccola Sofia, la bambina di un anno e mezzo travolta e uccisa da un’auto mentre era con la nonna lunedì pomeriggio nel parcheggio dell’asilo della scuola Little England.
Gremita la chiesa di Cellatica, un paese intero che si è stretto attorno alla famiglia Archetti. Sulla bara bianca sono stati appoggiati gli stivaletti da pioggia rosa di Sofia. In chiesa presenti tanti genitori dei bambini della scuola frequentata dalla piccola vittima. Vicino al primo banco anche la nonna della bambina che la teneva per mano al momento dell’investimento. La donna, in carrozzina per la frattura alla gamba riportata nell’incidente, non si dà pace e continua a ripetere: «Non ce la faccio più. La mia bambina».
Straziante il dolore di Daniele e Francesca, i genitori della piccola Sofia che per tutta la durata della celebrazione si sono sorretti l’uno con l’altra. Al termine dell’omelia don Claudio Paganini ha fatto ascoltare la canzone «baby Shark», «tanto cara a Sofia. Era il suo cavallo di battaglia per coinvolgere gli adulti a giocare con lei» e che avrebbe cantato e ballato il prossimo 14 giugno, giorno in cui Sofia avrebbe compiuto due anni.
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