L’ultimo saluto a Daniele Turelli, morto nello schianto in auto
Il feretro chiaro con le firme dei amici, le lacrime dei famigliari, le maglie nere indossate dai coetanei dagli occhi arrossati. Nel volgere a sera della notte di San Lorenzo il ventenne Daniele Turelli, morto in un terribile incidente in auto lungo la Sp510, è stato accompagnato dall'intera comunità di Sale Marasino nella parrocchiale per il suo ultimo viaggio.
Non solo il Comune ha decretato il lutto cittadino, ma la vicinanza di tutta la comunità ha portato al grazie della famiglia del padre Massimo per tutti coloro che in questi giorni si sono accostati al loro dolore.
«Daniele stasera sarà tra quelle stelle che cercheremo nel cielo. Ci suggerirà nuovi desideri e rinnovati sogni. Daniele ci sorriderà da lassù, perché le nostre preghiere a Dio diventino auspicio di un rinnovamento spirituale e per trovare le risposte ai nostri perché» ha detto il parroco don Emanuele Mariolini. Suo l'appello a «non sprecare la vita, bene prezioso che va difeso. La vita è troppo bella...».
L'addio a Daniele è quindi diventato un arrivederci tra gli amici, certi che la sua memoria e la sua presenza non verrà mai meno nel quotidiano di tutti. Sul feretro di legno chiaro spiccavano le firme degli amici tracciate con l'Uniposca. Il desiderio di lasciare il segno accanto all'amico, oltre il dolore, oltre il senso di sgomento di una morte ingiusta.
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