L’Ufficio di mediazione penale minorile si candida a diventare Centro di giustizia riparativa a Brescia

Paola Gregorio
Dal 2008 a oggi si è occupato di 1046 fascicoli riguardanti minori e 32 di adulti: sulla scorta di questa esperienza, potrebbe essere in futuro una delle sedi dei centri istituiti dalla Riforma Cartabia
Brescia si candida a centro della giustizia riparativa
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Dal 2008 il Comune di Brescia ha un Ufficio di mediazione penale minorile che ad oggi si è occupato di 1046 fascicoli riguardanti minori e 32 di adulti, di cui 18 provenienti dal Bresciano. Sulla scorta di questa esperienza, illustrata in commissione Servizi sociali, si candida ad essere una delle sedi dei Centri di giustizia riparativa istituiti dalla Riforma Cartabia, in Lombardia.

La giustizia riparativa mette al centro il danno recato alla persona e alla comunità e mira a ricomporre il vulnus che si è creato con la commissione del reato coinvolgendo l’autore, la vittima, o i suoi parenti, e la comunità. L’Ufficio bresciano si occupa del territorio della Corte d’Appello di Brescia e quindi anche delle province di Bergamo, Cremona e Mantova. Ad oggi è la Regione che con bandi biennali dà una mano ai Comuni, compresa la Loggia che dal 2008 ha attivato molto programmi. Ora è in attesa del prossimo finanziamento regionale.

Loggia, Provincia e Acb hanno siglato un protocollo proprio in vista della nascita del centro e ora si è in attesa della della conferenza locale sulla giustizia riparativa che definirà le sedi dei centri riconosciuti dal Ministero.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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