Lovo Gagliardi: «Sì al polo Italmark ma con la terza corsia in tangenziale»

Barbara Fenotti
Bilancio di fine mandato per la consigliera provinciale: «Piano di sviluppo anche per l’aeroporto di Montichiari»
La consigliera provinciale Caterina Lovo Gagliardi - © www.giornaledibrescia.it
La consigliera provinciale Caterina Lovo Gagliardi - © www.giornaledibrescia.it
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Ѐ tempo di bilanci in Broletto, dove si va verso la fine del mandato del presidente Emanuele Moraschini. Dall’aeroporto di Montichiari al polo logistico Italmark che tanto sta facendo discutere in questi giorni, sono diverse le questioni di peso accennate oggi pomeriggio da Caterina Lovo Gagliardi, che dal 2023 è nel Consiglio provinciale con le deleghe alla Pianificazione urbanistica e territoriale e all’Assistenza e supporto enti locali.

Riguardo al futuro polo logistico di via Buffalora, in una zona a ridosso del Parco delle Cave che si trova sul confine tra il Comune di Brescia e quello di Rezzato (il quale è contrario e proprio in questi giorni sta valutando il ricorso al Tar contro il provvedimento a favore approvato dall’Amministrazione del capoluogo), Lovo spiega che «è necessario un ripensamento della nostra tangenziale in prossimità dello svincolo verso il futuro polo logistico di Italmark: come Provincia abbiamo la volontà, condivisa con il Comune di Brescia, di realizzare la terza corsia e quella di soccorso per fare in modo che lo sviluppo industriale che caratterizza la nostra provincia possa andare di pari passo con quello delle infrastrutture».

Il timore dei rezzatesi, ma non solo, è infatti che il flusso (calcolato in circa 1.050 mezzi al giorno) in ingresso nel tratto di tangenziale sud, composto da sole due corsie di marcia e già estremamente trafficato, possa andare ad appesantire ulteriormente il traffico. Sempre a proposito del polo, la consigliera tiene poi a specificare che «le nostre valutazioni sono sempre fatte nel rispetto dell’ambiente e cercando di concentrarci su quelle che sono le compensazioni e le mitigazioni, che anche in questo caso non mancheranno: nel caso del polo la richiesta che fa la Provincia è che venga costruito al meglio sia a livello di infrastrutture sia di resa e anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale». Sono inoltre previste opere di compensazione come, per citarne una, delle barriere acustiche.

L’altro tema caldo sul quale Caterina Lovo Gagliardi si è soffermata è il piano di sviluppo dell’aeroporto di Montichiari: «Verrà fatta una variante sul territorio di Montichiari al Piano territoriale regionale in ambito T2 con la realizzazione di una logistica a sostegno e supporto dell’aeroporto - spiega -. Al momento siamo in una fase di concertazione embrionale, ma l’accordo di programma è partito».

La consigliera ha poi espresso soddisfazione per essere riuscita, grazie al supporto del consigliere delegato alle Strade Paolo Fontana, a mandare in porto la realizzazione del cavalcavia che collegherà Calvisano, il suo paese, con la città. «Abbiamo affidato il progetto esecutivo per la realizzazione dell’opera - sottolinea -, che è attesa da molto tempo dai calvisanesi».

A febbraio Lovo ha poi steso un accordo quadro con il Dicatam, il dipartimento di Ingegneria civile, Ambiente, Territorio, Architettura e Matematica dell’Università degli studi di Brescia, che ha siglato l’avvio di una collaborazione per lo sviluppo di attività didattiche e di ricerca applicata in merito al tema della pianificazione del territorio provinciale con un occhio di riguardo ai processi di compensazione ambientale urbanistica.

«Tutte le volte che andiamo a variare il territorio andiamo a mettere in campo delle opere di compensazione che ci vengono richieste dalle Amministrazioni comunali, come per esempio la piantumazione di nuovi alberi - prosegue -. Non sempre, però, queste opere vanno nella direzione di valorizzare il paesaggio, quindi ho chiesto ai miei uffici di stendere una sorta di linea guida a sostegno dei Comuni dove, luogo per luogo, si vanno a evidenziare quelle che sono le peculiarità proprie di quel territorio e chiedere agli enti locali di spingere le loro opere verso la valorizzazione di un’opera specifica». Un esempio pratico: i Comuni che sono attraversati dallo stesso fiume possono scegliere di valorizzarlo attraverso le singole opere di compensazione. Così facendo, ad esempio, tra una decina d’anni il fiume potrebbe essere affiancato da una ciclabile che attraversa più paesi.

Lovo ha infine fornito alcuni dati sulla Centrale unica di committenza (Cuc) della Provincia, «una eccellenza bresciana» come testimoniano anche i numeri: nel 2022 gli enti aderenti erano 188, passati a 216 nel 2023 e nel solo primo trimestre del 2024 giunti a 230, di cui 132 della Provincia di Brescia e gli altri delle aree limitrofe. Le gare pubblicate sono state nel corso di questo primo semestre 162 per un importo complessivo di 32.689.855. Dal 2015 a oggi le gare pubblicate sono state 1.923 per un importo complessivo di 3.638.341.875.

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