L’intelligenza artificiale entra in casa di riposo per monitorare gli ospiti

Paola Gregorio
Aperta la campagna di crowfunding per il progetto della Cooperativa Genesi che gestisce la Rsa Colosio di Rodengo Saiano
Portare l'intelligenza artificiale in RSA
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Di intelligenza artificiale si parla molto di questi tempi, sottolineandone le opportunità e ma anche i rischi. Nel caso della campagna di crowdfunding per il progetto «Nonni connessi - Intelligenza artificiale al servizio della cura», promosso dalla Cooperativa Genesi che gestisce la Rsa Colosio di Rodengo Saiano, l’AI sarà decisamente a beneficio degli anziani ospiti.

La raccolta fondi permetterà di acquistare sensori ottici che sfruttano l’intelligenza artificiale da installare sul letto dei pazienti per monitorarne da remoto i movimenti e consentire interventi mirati. La campagna si è posta l’obiettivo iniziale di raccogliere diciottomila euro per acquistare i primi quindici sensori. Il sistema si chiama Ancelia, è dell’azienda TeiaCare di Milano: è già stato installato anche in altre strutture in Italia e nella nostra provincia. Il fondatore di TeiaCare ebbe l’idea di Ancelia perché una persona a lui cara era ospite di una casa di riposo. Roberto Bondio, consigliere delegato alle Politiche sociali della Provincia, ha sottolineato: «È un’opportunità innovativa di cura per le persone anziane».

Come funziona il sistema

I sensori saranno collegati a un’applicazione che allerterà l’operatore sanitario ogni volta che l’ospite avrà bisogno di un intervento diretto e mirato, prevenendo e riducendo ad esempio le cadute e monitorando la qualità del sonno». Riccardo Scarabelli, direttore di Genesi spiega: «Questa tecnologia serve a far sentire l’ospite maggiormente protetto ed è di supporto all’operatore per migliorare il suo intervento. Può aiutare a ridurre la contenzione fisica e farmacologica che a volte siamo costretti ad utilizzare. L’anziano dorme solitamente poco e a volte si interviene per le cure quando ha preso sonno. Con i sensori potremo farlo quando è già sveglio, senza interrompere il riposo. La raccolta fondi che terminerà ai primi di aprile - ricorda - ha l’obiettivo di installare i sensori inizialmente nei due nuclei Alzheimer. Ma il traguardo è dotare tutti i centoventi posti della nostra Rsa di questa tecnologia con oltre centomila euro di investimento. Bcc del Garda ci è vicino in questo progetto e sono certo che la sensibilità dei nostri Comuni ci aiuterà a raggiungere l’obiettivo»

Rosa Vitale, sindaco di Rodengo Saiano, comune proprietario della Rsa con i municipi di Provaglio d’Iseo, Castegnato, Ome Paderno Franciacorta rimarca l’ottimo rapporto con la struttura residenziale mentre Enzo Simonini, primo cittadino di Provaglio d’Iseo ribadisce come il servizio erogato nella Rsa sia «superiore alla media del territorio, a vantaggio degli ospiti e del personale». Chiude Gianluca Cominassi, sindaco di Castegnato: “Credo che l’intuizione dei sindaci di allora di avere una casa di riposo unica sia stata lungimirante. I Comuni sono riusciti a fare sistema a beneficio degli anziani”. Per donare si potrà andare sulla piattaforma Ideaginger.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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