L'importanza delle informazioni iniziali negli interventi antincendio
È la prima cosa che sottolinea, anche se non l’unica. «Nella nostra sala operativa lavorano quattro operatori che raccolgono le primissime informazioni relative all’incendio in corso e che sono quelle cruciali per organizzare fin dall’immediato l’intervento».
A dirlo è Giovanni Russo, direttore vicedirigente ingegnere dei Vigili del Fuoco: «Per noi - prosegue - sarebbe importante capire fin da subito se le fiamme riguardano il tetto, il camino o sono partite dalla canna fumaria. Sono informazioni preliminari che non sempre vengono fornite in modo preciso, ma che sono di estrema utilità per permetterci di gestire al meglio le operazioni. Ad esempio i tetti ventilati, avendo un vano d’aria, fanno viaggiare l’incendio più velocemente e lo rendono meno controllabile. Per noi è importante capire se, insieme all’autopompa serbatoio, è necessario inviare altri mezzi di supporto, come l’autoscala se il rogo riguarda un edificio a più piani fuori terra».
L’ingegner Russo ricorda poi le procedure operative standard da rispettare, come l’utilizzo dei dpi, ma sottolinea anche come «l’approccio sia sempre diverso, perché ogni intervento è una storia a sé». In ogni caso esistono due fattori che possono ridurre i rischi. «Camini e canne fumarie devono essere installati a regola d’arte dai professionisti che conoscono perfettamente le procedure, anche di sicurezza da seguire. Ogni intervento deve essere certificato e realizzato da chi è abilitato. In secondo luogo le manutenzioni periodiche non devono essere mai trascurate». A tal proposito Russo cita anche gli impianti fotovoltaici, sempre più spesso all’origine di incendi anche nel nostro territorio. «In particolare in connessione a fenomeni atmosferici che li danneggino».
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