Cronaca

Gilbert Bodart, ex portiere del Brescia, ha tentato il suicidio in Belgio

Simone Pagliuca
L’ex rondinella tra il 1998 e il 2000 lunedì aveva annunciato sui social la scelta estrema, poi fallita. Ora si trova in carcere con un’accusa che non è ancora stata resa nota
Gilbert Bodart con la maglia del Brescia - © www.giornaledibrescia.it
Gilbert Bodart con la maglia del Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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L’estremo difensore tra i pali del Brescia e della Nazionale di calcio del Belgio ha tentato di togliersi la vita. E se il gesto non è andato a buon fine, arriva l’amara notizia della notifica di un provvedimento di arresto. È la parabola di Gilbert Bodart, 61 anni, che i tifosi biancoblù ricordano per essere stato il portiere delle rondinelle, tra il 1998 e il 2000, anno della storica promozione in serie A, dopo aver militato nello Standard Liegi.

La cronaca

Le vicende di cronaca risalgono a questo lunedì. Bodart ha tentato di togliersi la vita gettandosi da un ponte sul fiume Mosa, quello che scorre tra il nord della Francia, il Belgio centrale e la parte orientale dei Paesi Bassi. Un gesto estremo preannunciato dallo stesso Bodart poche ore prima sul proprio profilo Facebook, con un post in cui salutava i figli e attribuiva alla giustizia belga di averlo indotto a compiere la scelta estrema.

Salvato poi dai pompieri allertati da un passante, l’ex calciatore è stato portato in ospedale, dove ha passato due giorni prima di essere trasferito nel carcere di Huy, comune della provincia vallona di Liegi, in Belgio. «Non so ancora per quale reato sia stato condannato, e nemmeno Gilbert è stato informato sulle motivazioni», ha spiegato l’avvocato dell’ex portiere del Brescia al quotidiano belga Het Laatste Nieuws, che ha già presentato ricorso. «Vogliamo farlo uscire il prima possibile», ha aggiunto.

La storia

Gilbert Bodart vanta in carriera la vittoria di due campionati e due coppe del Belgio e un quarto posto con la propria Nazionale ai Mondiali del 1986 (anche se Bodart scese in campo solo durante le qualificazioni).

Da diversi anni, tuttavia, la sua vita privata, come ricostruisce la stampa belga, è caratterizzata dalle tensioni con la ex compagna, sfociate nell’accusa di stalking. Oltre a varie vicissitudini giudiziarie (compresa una condanna per rapina), l’ex portiere ha raccontato nel post affidato ai social lunedì, anche di essere stato vittima di alcuni furti.

Prima di annunciare il ritiro dal calcio giocato, Bodart aveva al suo attivo anche esperienze da allenatore, sempre in Belgio, durate però solo pochi mesi.

In carriera, Bodart ha invece vestito la maglia dello Standard Liegi, oltre a quelle di Bordeaux, Brescia, Ravenna e KSK Beveren. Con la maglia del Brescia il belga ha militato in Serie B. Nella prima stagione, il 1998-99, sotto la guida di Silvio Baldini al belga non è riuscito di conquistare la promozione. Quella che giunse invece l’anno dopo (con la panchina affidata a Sonetti): storico il rigore che parò a tempo scaduto contro il Treviso, in una partita poi rivelatasi importante verso la riconquista della Serie A.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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