Lettera da Canton Mombello: «Bozzoli a Bollate perché è un caso mediatico»

La Redazione Web
Scrive un uomo dal carcere di Brescia: «Non è corretto che dopo sette ore sia stato trasferito nel miglior carcere d'Italia. Esistono detenuti di serie A e di serie B»
Il furgone della polizia penitenziaria esce da Canton Mombello - Foto Gabriele Strada Neg © www.giornaledibrescia.it
Il furgone della polizia penitenziaria esce da Canton Mombello - Foto Gabriele Strada Neg © www.giornaledibrescia.it

All’indomani del trasferimento di Giacomo Bozzoli a Bollate, è un uomo detenuto a Canton Mombello a prendere carta e penna per scrivere al Giornale di Brescia. Lo fa con toni pacati ma senza usare mezzi termini: «Esistono detenuti di serie A, di serie B e anche di serie C». Chi firma la lettera parla di un’insofferenza dei carcerati verso la diversità di trattamenti riservati a chi, come il 39enne condannato all’ergastolo in via definitiva per l’omicidio dello zio Mario, diventa un «caso mediati

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