Le case operaie di Palazzolo aprono la porta a 48 famiglie

Luca Bordoni
Il Movimento Cooperativo palazzolese ha inaugurato i lavori di ristrutturazione del complesso «5 piani», tassello fondamentale per la sua storia
L'edificio rimesso a nuovo - © www.giornaledibrescia.it
L'edificio rimesso a nuovo - © www.giornaledibrescia.it
AA

Una mattinata densa di ricordi ma soprattutto di slancio verso il futuro. È ciò che è andato in scena sabato a Palazzolo con l’inaugurazione di uno dei principali complessi delle case operaie - il «5 piani» -, storica testimonianza della comunità, ora ristrutturato grazie all’intervento del Movimento Cooperativo palazzolese e presto dimora di 48 famiglie, tra coppie giovani e nuclei in situazione di fragilità.

La cerimonia

L’evento ha visto la partecipazione di numerose personalità di rilievo che hanno offerto il loro contributo prima del simbolico taglio del nastro. Alessandro Ambrosetti, presidente della Cooperativa palazzolese, ha aperto gli interventi, seguito da Eugenio Facchinetti, presidente della Cooperativa Paese. Anche il sindaco Gianmarco Cossandi ha espresso il suo entusiasmo per il progetto, mentre Marco Menni, leader bresciano e vicepresidente nazionale di Confcooperative, ha sottolineato l’importanza della cooperazione nel rilancio del territorio.

Alessandro Maggioni, presidente Nazionale di Confcooperative Habitat, ha evidenziato il valore della ristrutturazione per la comunità. Tra i partecipanti anche Thomas Emmenegger, presidente della Cooperativa La Fabbrica di Olinda, e Monica Viola, responsabile sociale della Cooperativa palazzolese, che hanno parlato dell’impegno sociale e delle iniziative future. Monsignor Carlo Tartari, vicario della Diocesi di Brescia, ha benedetto l’immobile e i presenti alla cerimonia, moderata da Domenico Castronuovo e arricchita dalle letture, da parte di Deni Giustacchini, dei testi di Marcello Zane.

I lavori

Il progetto di ristrutturazione, denominato «5 Piani», rappresenta un tassello fondamentale nella storia della Cooperativa, che da anni sviluppa progetti basati sull’economia sociale come modello di sviluppo locale. Questa realtà, da sempre impegnata nella sostenibilità sociale, ambientale ed economica, ha come missione quella di implementare esperienze di sviluppo locale sostenibile attraverso la partecipazione attiva.

Negli anni, la Cooperativa ha creato contesti, gruppi e progetti che hanno sostenuto percorsi di emancipazione e capacitazione per soci e lavoratori, basati su principi di giustizia sociale. Ciò ha aumentato l’autonomia, la possibilità di proiettarsi nel futuro e la voglia di mettersi in gioco delle persone più fragili. Il progetto «5 Piani» si inserisce in questo contesto, rappresentando un ulteriore passo verso un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo, capace di valorizzare il territorio e migliorare la vita delle persone che lo abitano.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Icona Newsletter

@Buongiorno Brescia

La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.