Le buche dopo il maltempo, molte le segnalazioni al Comune di Brescia
Dopo le settimane di pioggia il Comune di Brescia è corso ai ripari nella manutenzione stradale e ha provveduto in modo puntuale a colmare le buche e i danni all’asfalto così da garantire il transito dei veicoli in sicurezza. Molte le segnalazioni che sono giunte agli uffici di via Marconi in questi giorni, mentre squadre di manutentori e di appaltatori si alternano nel laborioso lavoro di riparazione. Alcune buche restano ovviamente da colmare e in questo senso al sito https://segnalazioni.comune.brescia.it/ è possibile contattare gli uffici competenti del Comune per evidenziare le varie necessità che emergono lungo le strade urbane.
Del resto i danni che le buche possono provocare ai veicoli in transito, tra i quali anche i monopattini e le biciclette, sono molteplici: agli pneumatici, ai cerchi, alle sospensioni e alla carrozzeria. Nel primo caso - il più frequente - una buca può danneggiare la spalla dello pneumatico rompendone le fibre e le tele annegate nella gomma. Il danneggiamento provoca un rigonfiamento interno e se non si interviene in tempi brevi si rischia che la gomma esploda. È possibile anche che la buca danneggi il cerchione: in questo caso dopo il raddrizzamento effettuato da aziende specializzate potrebbe necessitare un trattamento di tornitura del cerchione per poterlo rimettere in asse. Un costo che in genere è nell’ordine del centinaio di euro a ruota, al netto poi dell’eventuale riverniciatura delle superfici.
I danni possono essere poi estesi alle sospensioni e che vengono disallineate a causa del trauma subito dalla meccanica. Sulle due ruote a motore e non il danno potrebbe giungere sino alla caduta dell’utilizzatore, con tutte le conseguenze del caso.
Cosa fare in caso di danni
Va detto che in caso di sinistro da buca sul manto stradale, spetta al danneggiato provare il pregiudizio patito e il nesso causale tra le condizioni della strada e l’incidente. Tra i vari mezzi di prova recentemente è emerso che si può ricorrere anche alla testimonianza.
Secondo la Cassazione (ordinanza del 18 novembre 2021 n. 35146), in mancanza di altre prove, non si può negare rilevanza alla prova testimoniale avente ad oggetto la ricostruzione della dinamica del sinistro. Inoltre, secondo gli ermellini, è errata e illogica l’opinione secondo la quale i capitoli di prova devono essere formulati solo in positivo e, quindi, sono inammissibili formulazioni in negativo. Infatti, non esiste una norma di legge o un principio desumibile in via interpretativa che impedisca di provare per testimoni la circostanza che un fatto non sia accaduto (o non esista). In linea di principio è quindi possibile chiedere al teste se la buca sulla strada non fosse visibile senza che la domanda sia considerata valutativa. Spetta, poi, al giudice di merito valutare se la risposta del teste si basi su percezioni sensoriali oggettive o su mere supposizioni.
Una vicenda che apre un capitolo sul fronte del risarcimento da buca, premesso che una giurisprudenza consolidata stabilisce che è possibile essere risarciti solo nell’ipotesi in cui si tratti di danno causato da «insidia stradale» ovvero nell’ipotesi in cui la buca o, in generale, il dissesto presente sulla strada, sia dovuto a cattiva o assente manutenzione della stessa e non sia visibile ed evitabile.
Una valutazione che deve essere effettuata, dunque, caso per caso. L’ammontare del risarcimento peraltro non è predeterminabile, poiché dipende da una numerosa serie di fattori come, ad esempio, dall’entità effettiva della lesione subita dalla vittima dell’incidente oppure dall’entità del danno causato all’autovettura. Bisogna inoltre valutare se il conducente con il suo comportamento imprudente abbia eventualmente concorso a causare il danno.
In questo ultimo caso, infatti, il risarcimento del danno potrà essere escluso o riconosciuto in maniera minore.
Il danno da buca stradale non è poi risarcibile quando sia riconducibile, ad esempio, a un’imprudenza commessa dallo stesso danneggiato. Se il conducente, ad esempio, guidava a velocità elevata, il danno non è riconducibile alla buca ma alla sua condotta non conforme alle regole di prudenza. Allo stesso modo, se si trattava di buca ben visibile e le condizioni atmosferiche erano favorevoli, il risarcimento potrebbe essere negato.
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