Argini più forti per il Mella: conclusi i lavori in Valtrompia

Barbara Fenotti
Interventi mirati hanno riguardato le sponde di Pezzaze, Marcheno, Sarezzo e Villa Carcina. Lavori di manutenzione anche per il Rim
Uno degli interventi coordinati dalla Sevat - © www.giornaledibrescia.it
Uno degli interventi coordinati dalla Sevat - © www.giornaledibrescia.it
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Cinque interventi mirati sul fiume Mella nei comuni di Pezzaze, Marcheno, Sarezzo e Villa Carcina per garantire la tenuta delle sponde. I triumplini lo sanno: quando si tratta del corso d’acqua principale della Valle, la sicurezza deve essere al primo posto, come hanno dimostrato le conseguenze di alcuni eventi meteorologici straordinari degli ultimi anni.

Nel dettaglio

I lavori sul Mella, iniziati lo scorso luglio, sono da poco terminati: l’operazione è stata possibile anche grazie al contributo di mezzo milione elargito dalla Regione, che ha ritenuto gli interventi tra quelli più urgenti e prioritari. Le opere, commissionate dalla Comunità montana e coordinate dalla inhouse Sevat, avevano lo scopo di migliorare la stabilità delle sponde, ridurre l’erosione e garantire una maggiore sicurezza idraulica. A Marcheno i lavori hanno interessato il fiume all’altezza di via Canossi e, tra gli altri, hanno previsto la realizzazione di scogliere.

L’intervento nel comune di Sarezzo si è concentrato su via San Bernardo, con il rialzo dell’argine sinistro tramite la costruzione di un muro in calcestruzzo armato pensato per il contenimento dell’ondata di piena. Contestualmente c’è stata anche la sistemazione dei massi della scogliera sinistra, scalzati durante le ultime ondate di piena del fiume.

Quanto a Villa Carcina gli interventi sono concentrati sul tratto di corso d’acqua che confina con Sarezzo e hanno visto un ridisegno dell’alveo e la demolizione di una parte eccedente di scogliera.

Per il reticolo minore

Quando si parla di sicurezza idraulica il Mella non è, però, l’unico fiume che può creare pericoli per la popolazione e le strutture limitrofe. Anche il Rim, il Reticolo idrico minore, ha bisogno di continua manutenzione e cura. Sevat è intervenuta anche in questo caso, in particolare nei territori di Sarezzo, Bovezzo, Concesio, Bovegno e Villa Carcina. I lavori si sono concentrati sul torrente Gombiera, che da diversi anni in corrispondenza del ponte di via della Fonte versava in una situazione di criticità.

Sono inoltre state effettuate anche la pulizia dello svaso ostruito del torrente Mandò, che attraversa la zona di via Tripoli a Concesio, e dei torrenti Cadelle Est e Ovest di Bovegno. A Bovezzo, in località Valle delle Prignole, c’è stato il taglio delle piante pericolanti che, a causa della loro crescita, si erano intrecciate ai pali della corrente elettrica. Infine sotto i ferri è finito lo svaso del fosso Valle Bagnola a Villa Carcina, che presentava diversi punti critici dal punto di vista idraulico. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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