Trovare questa larva è normale, ma non diventerà una farfalla qualunque

La Redazione Web
Diversi avvistamenti anche nel Bresciano di un grosso bruco giallo, lungo fino a 15 centimetri. È l’Acherontia atropos, detta sfinge testa di morto: la falena del film «Il silenzio degli innocenti»
Una larva di Acherontia mangia una foglia su un balcone in centro a Brescia
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Trovarle in giardino o sul balcone a fine estate non è raro. Anzi, nonostante l’Acherontia atropos sia una specie paleotropicale parecchio diffusa in Africa e Asia, da maggio a settembre è sua abitudine migrare in Europa. Italia compresa, Brescia pure: sono diverse le segnalazioni di lettori che, impressionati da questa grossa larva gialla, negli ultimi giorni ce ne hanno segnalato la presenza.

  • Una delle larve di Acherontia atropos avvistate a Nave
    Una delle larve di Acherontia atropos avvistate a Nave - Foto Riccardo Paroni © www.giornaledibrescia.it
  • Una delle larve di Acherontia atropos avvistate a Nave
    Una delle larve di Acherontia atropos avvistate a Nave - Foto Riccardo Paroni © www.giornaledibrescia.it
  • Una delle larve di Acherontia atropos avvistate a Nave
    Una delle larve di Acherontia atropos avvistate a Nave - Foto Riccardo Paroni © www.giornaledibrescia.it
  • Una delle larve di Acherontia atropos avvistate a Nave
    Una delle larve di Acherontia atropos avvistate a Nave - Foto Riccardo Paroni © www.giornaledibrescia.it

Fa un certo effetto, c’è da ammetterlo, ma non è pericolosa per l’uomo né dannosa per l’ambiente (a parte per gli alveari, dove fa razzia di miele). E, se tutto va per il verso giusto, nel giro di qualche settimana si trasformerà in una farfalla. E non in una farfalla qualsiasi.

La farfalla adulta - Foto di Didier Descouens, opera propria, CC/Wikipedia
La farfalla adulta - Foto di Didier Descouens, opera propria, CC/Wikipedia

Che cos’è

Il nome scientifico è Acherontia atropos, ma questo lepidottero è conosciuto come sfinge testa di morto. Suona familiare? È la farfalla usata dal serial killer Buffalo Bill nel film «Il silenzio degli innocenti» (1991, regia di Jonathan Demme): considerandola simbolo di trasformazione, il protagonista la metteva nella bocca delle sue vittime. A voler essere puntigliosi, la falena usata nel lungometraggio è la versione asiatica (Acherontia styx), pressoché identica.

Il dettaglio della Acherontia sulla locandina del film «Il silenzio degli innocenti»
Il dettaglio della Acherontia sulla locandina del film «Il silenzio degli innocenti»

Sono comunque uguali nel dettaglio da cui nasce la dicitura «testa di morto»: una volta diventate farfalle, hanno sul dorso una macchia a forma di teschio.

Il significato

La macchia dalla forma inquietante che portano sul corpo ha ispirato nella cultura di massa un legame di questa farfalla al mondo della morte e del soprannaturale.

Secondo alcune superstizioni porta sfortuna e la sua presenza è un cattivo presagio, tanto che Edgar Allan Poe nel 1846 le ha dedicato il racconto «La sfinge» (The Sphinx). Non è l’unico riferimento letterario: è citata anche in «Dracula» di Bram Stoker e ne «Le intermittenze della morte» di José Saramago.

La macchia a forma di teschio - Foto di Didier Descouens, opera propria, CC/Wikipedia
La macchia a forma di teschio - Foto di Didier Descouens, opera propria, CC/Wikipedia

Un’ombra di mistero aleggia anche sulla nomenclatura Acherontia, che fa riferimento al fiume infernale Acheronte, che nella mitologia greca lambisce il regno dei morti. La specifica atropos, invece, deriva dalla moira greca Atropo, che recideva il filo della vita.

La sfinge testa di morto è l'unica farfalla al mondo capace di gridare. Infatti, sia da bruco che da adulta, quando viene disturbata o ha paura emette un suono con la faringe, simile a un cigolio.

Come si trasforma

Le uova, deposte sulle foglie delle piante ospiti, si schiudono tra luglio e ottobre.

All’inizio la larva (o bruco) è verde chiaro, poi tende a scurirsi e sviluppare bande diagonali gialle. Nello stadio finale può diventare lunga fino a 15 centimetri e può essere verde, marrone o - come nel caso delle foto dei nostri lettori - gialla.

Dove è diffusa la Acherontia antropos - NordNordWest (CC/Wikipedia)
Dove è diffusa la Acherontia antropos - NordNordWest (CC/Wikipedia)

Dopo aver fatto un buco nel terreno, si racchiude in un bozzolo e diventa una crisalide liscia, lucida e rossastra. Trascorso un periodo che dura dai 20 giorni ai due mesi, la falena nella sua forma adulta emerge dal terreno. In Europa, a causa del clima, può anche passare tutto l’inverno sotto terra.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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