L'«architetto di Putin» paga quasi venti milioni all’Agenzia delle Entrate
Ha ufficialmente pagato all'Agenzia delle Entrate quasi 20 milioni di euro, contestati dall'autorità giudiziaria italiana. I legali di Lanfranco Cirillo hanno presentato la distinta del versamento nel corso della nuova udienza del processo a Brescia a carico di quello che è stato ribattezzato «l'architetto di Putin», per via del legame con il leader russo.
Cirillo, che ha doppio passaporto italiano e russo e che vive a Mosca, è imputato per reati fiscali. Il pagamento al Fisco è il più alto mai incassato, da parte di una persona fisica, dalla direzione provinciale dell'Agenzia delle Entrate di Brescia. Il processo è stato aggiornato perché i legali di Cirillo stanno trovando un accordo con il pm Erica Battaglia per il patteggiamento.
«Con tale pagamento viene definito un contenzioso in cui l’iniziale pretesa del Fisco ammontava a oltre 33 milioni» spiega l’avvocato Stefano Lojacono. Nell’udienza di oggi il Pubblico ministero ha depositato al Tribunale un’istanza, concordando con la difesa, in cui viene richiesto il dissequestro di beni di Cirillo per 138 milioni di euro sui 141 milioni sequestrati nell’agosto del 2022.
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