Coldiretti, annata agraria instabile: leggero calo della produzione
Una contrazione dell’1,7% rispetto all’anno scorso, che non allarma gli agricoltori bresciani di Coldiretti, nonostante le comprensibili preoccupazioni.
Annata instabile
Nella sala convegni dell’organizzazione agricola, in via San Zeno a Brescia, è stata presentata l’annata agraria 2023/2024 della provincia, un’annata particolarmente instabile, leggermente in calo come detto, a causa dell’andamento climatico, dell’incidenza dei costi di produzione e delle dinamiche di mercato influenzare anche dalle emergenze sanitarie in corso: peste suina africana, blue tongue e influenza aviaria.
Un anno caratterizzato da una intensa piovosità che ha avuto un impatto negativo sul settore cerealicolo e le colture in campo.
Lo spirito del settore
Dati preoccupanti che non fiaccano però lo spirito di un’agricoltura, quella bresciana, «che rimane una delle più importanti in Italia – ha detto la presidente di Coldiretti Brescia, Laura Facchetti – con i suoi primati sia quantitativi che qualitativi nella produzione di latte vaccino, nell’allevamento di bovini da carne, dei suini e dell’avicoltura in generale».
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