Lanci di rifiuti da auto e viadotto: sporcate le aree verdi di Marone

Il Comune di Marone e i suoi cittadini sono tra i più virtuosi della nostra provincia nella raccolta dei rifiuti, con percentuali di differenziazione che, negli ultimi, si aggirano sull’80%. Passando da via Val Pintana e da Vello, in particolare nelle vicinanze della provinciale 510 o in alcuni tratti di bosco tra la Madonna della Rota e la Croce di Marone, è difficile crederlo.
Sono queste infatti - come denunciato dal sindaco Alessio Rinaldi - «le zone verdi di Marone insozzate dai rifiuti, quelle scelte dai maleducati che scambiano la aree naturali periferiche per immondezzai dove buttare ogni sorta di oggetti, spesso rinchiusi in borse di plastica, che vengono lanciati giù dal viadotto dai finestrini delle auto in transito. Un malcostume che funesta l’abitato esterno del paese, che dura da qualche anno e a cui fino ad oggi non si è riusciti a mettere un freno».
La contromossa
Proprio la Val Pintana sarà oggetto il 22 marzo prossimo, dalle 8 alle 11 (con ritrovo alla rotatoria di Collepiano), di una raccolta volontaria dei rifiuti abbandonati, organizzata dal Comune e dalla Protezione civile per alleggerire la natura dalla sporcizia.
La Val Pintana, nonostante sia a ridosso di una provinciale ad alto scorrimento di veicoli, conserva elementi naturalistici belli e particolari, come la cascata che scorre spettacolare sopra spessi tappeti di muschio, dividendosi in molti rivoli prima di raggiungere il torrente. A rovinarla c’è roba di ogni genere, dagli oggetti d’arredamento agli alimentari deteriorati, a cui si aggiunge il brutto spettacolo delle borse che lungo le scarpate rimangono appese ai rami degli alberi.
Un discorso simile vale per il bosco nella zona delle falesie di roccia, dove il Comune è già intervenuto posizionando reti che impediscono il passaggio ai trattori.
«In Val Pintana ci sono le telecamere piazzate dalla Provincia di Brescia - spiega il sindaco- e qualche volta ci è anche capitato di risalire ai responsabili perché abbiamo trovato tra i rifiuti scontrini o fatture, ma il territorio è vasto e la deterrenza attuabile non risolve il problema. Serve invece continuare a fare cultura ecologica, sperando che questo genere di inciviltà si riduca. In paese abbiamo una discarica aperta anche il sabato e la domenica, sia in inverno che in estate: più di così che fare?».
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