L’amministratore di Sassabanek si è dimesso
Nominato due anni fa come amministratore unico della società Sassabanek spa, Fabio Losio ha rassegnato le dimissioni con una lettera ai soci.
Nel documento evidenzia ragioni esclusivamente personali e non legate in alcun modo alla gestione della stessa, e definisce la sua scelta come «irrevocabile».
«Il passaggio di consegne verrà realizzato in occasione dell’assemblea dei soci, il 24 aprile alle 16», ha scritto Losio, data in cui invita il Comune di Iseo, socio di maggioranza, a provvedere alla nomina di un nuovo amministratore unico.
Cambi
Losio era succeduto a Gabriele Brenca che aveva ricoperto la stessa carica per un periodo più o meno simile. Prima ancora, per circa un anno, c’era stato Flavio Gnecchi, espressione della precedente amministrazione.
La giunta, alla prima dichiarazione dopo aver ricevuto la notizia, riconosce a Losio il merito di aver «risanato la società turistica». «Iseo saluta l’uomo del fare – afferma il vicesindaco Cristian Quetti –. Purtroppo gli impegni assunti in Regione non gli consentono più di proseguire con l’incarico. Sono stati 24 mesi di totale sinergia, collaborazione e soprattutto di grande lavoro. Spiace perdere una figura come Losio, una figura che ha saputo rivoluzionare la società nel pieno rispetto della tradizione e della storia che ne caratterizza i luoghi. Losio ci restituisce oggi una società rinnovata, sotto il profilo amministrativo, risanata, sotto il profilo economico/finanziario, e che finalmente può programmare investimenti futuri in ottica di rilancio».
Polemiche
La risposta della minoranza Progetto Iseo invece va a sottolineare come «in cinque anni si siano avvicendati tre amministratori unici: queste continue dimissioni non ci paiono un sintomo positivo e ci chiediamo il perché», afferma la capogruppo Piera Anna Faita. Non più tardi di due mesi fa inoltre, Progetto Iseo, a firma del consigliere Domenico Brevi, ha presentato un esposto alla Corte dei conti in merito alla legittimità della quota di maggioranza del Comune in una partecipata come quella turistica, che ha anche fini di lucro.
«È stato chiesto il parere alla Corte dei conti perché non sorga la possibilità di danno erariale – ha sottolineato il consigliere Brevi, presidente della commissione bilancio – a prescindere da quanto siamo affezionati a Sassabanek e dalle sue finalità di interesse pubblico. Se la Corte dei conti confermerà la legalità delle operazioni societarie, dall’acquisto quote di A2A da parte del Comune all’essere divenuto socio di maggioranza, allora anche noi saremo favorevoli a mantenere la partecipata così come è oggi».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.