L’AI al centro del Programma di studio dell’Opera per l'educazione cristiana

Barbara Fenotti
Il percorso rivolto agli studenti «Sfide e orizzonti dell’Intelligenza artificiale» prenderà il via il 24 novembre
Opera per l'Educazione Cristiana e le sfide dell'intelligenza artificiale
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L’intelligenza artificiale e i suoi risvolti etici, giuridici, economici e sociali sono il focus della 47esima edizione del Programma di studio e formazione promosso per l’anno 2024/2025 dall’Opera per l'educazione cristiana, presieduta da Pierpaolo Camadini, con il contributo della Fondazione della Comunità Bresciana, della Congrega della carità apostolica e della Fondazione Tassara.

Come per le edizioni passate i protagonisti di questo cammino fatto di riflessioni, culminante in una prova conclusiva che vedrà premiati gli alunni migliori, saranno gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole secondarie del Bresciano.

«Sfide e orizzonti dell’Intelligenza artificiale», questo il titolo del programma di quest’anno, risponde all’esigenza di presentare la storia e l’evoluzione dell’intelligenza artificiale e di fare chiarezza su funzionamento, forme, livelli, regole e applicazioni, creando nei giovani la consapevolezza che le trasformazioni tecnologiche a cui stiamo assistendo potrebbero sovvertire tutte le dimensioni dell’esistenza umana e delle relazioni sociali.

«L’Opera per l’educazione cristiana fin dai suoi esordi ha voluto dialogare anche con i giovani - osserva il vicepresidente Michele Bonetti -. Infatti è da quasi mezzo secolo che un centinaio di giovani l'anno partecipa a iniziative come quella del Programma di studi: parliamo di ragazzi e ragazze che provengono da una ventina di scuole statali e cattoliche di tutta la provincia. Studenti impegnati in studi umanistici, così come tecnici, che lavorano insieme, ognuno con la sua potenzialità».

Presentazione

Il programma 2024/2025 si articola in cinque giornate di studio all’Istituto Paolo VI di Concesio nell’ambito delle quali il tema dell’AI viene declinato secondo diversificate prospettive (bibliche, culturali, civico/sociali), offrendo ai giovani partecipanti occasioni di confronto e di dialogo con diverse personalità.

Come sempre l’organizzazione dell’iniziativa ha potuto contare sul prezioso contributo delle professoresse Stefania e Adriana Pozzi, di suor Monica Gianoli delle suore salesiane della casa natale di Paolo VI e della dottoressa Paola Augusta Matti. I partecipanti alle giornate saranno inoltre seguiti da giovani tutor, che prima di loro hanno preso parte al corso.

«Il percorso è stato impostato secondo una visione in positivo dell’Ai - spiega Carlo Peroni, direttore generale dell’Opera per l'educazione cristiana -: l’obiettivo è considerare il bicchiere mezzo pieno, ovviamente sempre tenendo conto dei rischi che questo nuovo mezzo tecnologico può presentare se non utilizzato con le dovute cautele».

Monsignor Carlo Tartari, vicario episcopale per la Pastorale e i Laici, osserva come «con l’Ai siamo davanti a una rivoluzione equiparabile all'avvento di Internet: sarà perciò interessante vedere come i ragazzi di oggi, chiamati nativi digitali, abitano questo contesto che intreccia la vita di tutti i giorni».

Il programma

Gli appuntamenti prendono il via domenica 24 novembre con l’intervento «Dall’algoritmo all’intelligenza artificiale» di Susanna Sancassani, responsabile del Centro Medit del Politecnico di Milano e «Scienza, coscienza e libertà» a cura di Pierpaolo Triani, professore ordinario di Pedagogia generale alla Cattolica di Milano. Domenica 15 dicembre sarà la volta del vescovo di Brescia, Pierantonio Tremolada, con «L’intelligenza artificiale e la sapienza del cuore». Domenica 26 gennaio il Paolo VI ospiterà una tavola rotonda moderata da Lorenzo Maternini, membro della commissione sull’Ai per i media alla Presidenza del Consiglio, con le testimonianze del presidente di Talent Garden Davide Dattoli, di Cristian Fracassi, ceo di Isinnova, e dell’avvocato Federico Vincenzi. Alberto Carrara, preside della facoltà di Filosofia e direttore del gruppo di Neurobioetica dell’ateneo pontificio Regina Apostolorum di Roma, chiuderà le giornate di studio domenica 23 febbraio.

Conclusione

L’8 marzo, al Canossa Campus di via San Martino della Battaglia, in città, gli studenti che hanno preso parte al programma saranno chiamati a sostenere la prova conclusiva. A questo proposito l’Opera bandisce 40 premi di ricerca da 800 ciascuno e un premio speciale da 1.000 euro alla memoria di monsignor Giuseppe Cavalleri, già vicepresidente dell’Opera per l’Educazione Cristiana, per premiare gli elaborati migliori della prova conclusiva. Il trasporto e l’ospitalità sono offerti dall’Opera.

Per partecipare al corso è necessario iscriversi alla segreteria dell’Opera entro il 18 novembre 2024, telefonando in orari d’ufficio allo 030.2186246, oppure scrivendo un messaggio di posta elettronica all’indirizzo segreteria@operaeducazionecristiana.it.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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