Lago di Garda più sicuro: in calo del 30% le attività repressive
Un lago più sicuro, un’utenza più attenta e rispettosa delle norme. È quanto emerge dai numeri dell’operatività 2024 Nucleo gardesano della Guardia Costiera, diffusi dal comandante Antonello Ragadale. «Registriamo un trend delle attività repressive in diminuzione di circa il 30% rispetto al 2023 - spiega Ragadale -, nonostante l’incremento delle missioni di polizia. È un fattore assolutamente positivo, che evidenzia l’aumentata attenzione e il rispetto delle norme da parte dei diportisti, senza distinzione di provenienza o di nazionalità».
I numeri
Nel 2024 le missioni navali sono state 837, nel corso delle quali i mezzi della Guardia Costiera hanno percorso 14.253 miglia nautiche in 1.641 ore di navigazione. Le operazioni di soccorso sono state 153, tutte coordinate dalla Sala operativa di Salò, 87 svolte dai mezzi navali del Nucleo e 66 dalle altre forze concorrenti all’attività Sar (ricerca e soccorso), ovvero Vigili del fuoco, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia provinciale, Cri, Protezione civile e associazioni, tra cui i Volontari del Garda.
Vite salvate
Questo rodato «gioco di squadra» ha consentito di soccorrere 224 persone, molte delle quali in imminente pericolo di vita. Tanti gli interventi letteralmente provvidenziali. Come quando, a Riva, i guardacoste hanno recuperato a bordo un bambino di 7 anni trascinato al largo dalle correnti e ormai stremato, o quando, tra Bardolino e Garda, hanno salvato cinque diportisti a grande distanza dalla costa, che dopo essersi tuffati avevano perso il contatto con la barca, portata lontana dal vento.
Tanti anche i velisti e i surfisti sorpresi da perturbazioni e tirati fuori dai guai. Nelle statistiche anche un salvataggio a terra, quelli di un turista tedesco che, colto da infarto sul lungolago di Salò, ha avuto la fortuna di imbattersi in marinai esperti in protocolli salvavita e uso del defibrillatore. Insomma, si comprende perché i militari della Guardia Costiera sono ormai chiamati «gli angeli del lago».
Sicurezza
Oltre alle attività di soccorso, i marinai hanno operato 7.449 controlli in materia di diporto, sicurezza della navigazione, ambiente e filiera ittica a tutela del consumatore, dai quali sono scaturiti: 296 sanzioni, 12 tra notizie di reato e informative alle Procure, 43 sequestri/rimozioni di natanti, 736 chilogrammi di prodotto ittico sequestrato, 6 reti da pesca pericolose recuperate. Vanno poi ricordati gli accertamenti ambientali, le campagne di informazione nelle scuole e nelle piazze, la presenza alle numerosissime manifestazioni e tante altre attività.
Ora i marinai sono pronti per un’altra stagione, la 26esima sul Garda, con un’organizzazione cresciuta in termini di risorse umane (i militari saranno più di 50 nel periodo estivo) e di mezzi navali, una decina.
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