Garda, allarme Wwf: rifiuti biancastri in spiaggia e scarichi fognari
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Sembrano sassi, ma non lo sono. Sulle rive del lago di Garda, il Wwf continua a trovare detriti di materiale bianco, nascosti tra i ciottoli. Non è la prima volta che succede, e purtroppo non sarà neanche l’ultima: questi rifiuti continuano a fare la loro comparsa. Così il tema degli scarichi a lago torna nuovamente all’ordine del giorno.
![I detriti sfaldabili ritrovati sulle spiagge - © www.giornaledibrescia.it](https://api.gdb.atexcloud.io/image-service/view/acePublic/alias/contentid/1h8z3fhqumr9ygkvs6e/0/i-detriti-sfaldabili-ritrovati-sulle-spiagge.webp?f=16%3A9&w=800)
Negli ultimi tempi, il Wwf è tornato a monitorare le spiagge del basso lago, a Desenzano ma non solo, purtroppo senza trovare nulla di nuovo: assorbenti igienici, panni in tessuto e altro materiale solido. Ma soprattutto, in questo caso, l’attenzione si concentra sui «finti sassi», ossia blocchi di materiale biancastro sfaldabile per cui Arpa aveva già emesso un verdetto: si tratta di un composto formato da varie sostanze chimiche, tra cui emolienti, saponi, plastiche liquide, fosforo, alluminio, rame e azoto, insieme a sostanze organiche come capelli e feci umane. Questi detriti non solo si confondono facilmente con i sassi e finiscono sotto gli asciugamani dei bagnanti durante la stagione estiva, ma soprattutto alterano pesantemente l’ecosistema del lago. La loro presenza è un grave pericolo per la fauna acquatica e per la qualità delle acque, e i detriti possono essere di ogni dimensione, dai piccoli frammenti a veri e propri blocchi di grandi dimensioni.
La lettera
Da qui, la lettera dell’associazione ambientalista indirizzata al sindaco di Desenzano, Guido Malinverno, alla Guardia Costiera e ad Arpa, per chiedere un intervento immediato per fermare gli sversamenti di materiale fognario nel lago. I volontari hanno documentato l’episodio del 10 febbraio, durante il quale sono stati riscontrati quantitativi eccezionali di rifiuti solidi fognari. La lettera evidenzia il continuo ripetersi di questi episodi, con l’aggravante che tali sversamenti causano danni alla salute e all’ambiente. Il Wwf ha richiesto agli enti competenti di intervenire per evitare ulteriori danni e per garantire la tutela del lago di Garda: «Dagli scarichi sappiamo cosa esce, da dove esce e quando - afferma Paolo Zanollo, referente per Brescia del Wwf -. Non possiamo far finta di nulla. Il problema non è il nuovo depuratore, che comunque non risolverebbe la questione, visto che l’impianto di Desenzano continuerebbe a scaricare a Peschiera. Urge un intervento per sanare il lago, separando le reti fognarie da quelle bianche e mettendo in regola gli scarichi di emergenza, prima di pensare a abbellire il lungolago».
La politica
Non è però solo il Wwf a chiedere di accendere i riflettori sugli scarichi a lago. Il Movimento Cinque Stelle e Sinistra Italiana hanno effettuato un monitoraggio della situazione, riscontrando livelli preoccupanti di batteri fecali. L’obiettivo è sollecitare interventi urgenti, come quelli realizzati nel 2020-2021. E di questo si è discusso anche in Consiglio comunale, alla fine di dicembre.
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