L’Agenzia per la casa del Comune di Brescia nel 2025 avrà 135 alloggi

Paola Gregorio
Mè kà, nata per volontà della Loggia in accordo con enti del terzo settore, opera per facilitare l’incontro tra il mercato immobiliare privato e cittadini
Gli affitti a Brescia sono un problema - © www.giornaledibrescia.it
Gli affitti a Brescia sono un problema - © www.giornaledibrescia.it
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L’accesso alla casa è ormai un problema acclarato in tutte le città capoluogo, Brescia compresa. Trovare una casa in affitto a prezzi sostenibili è molto difficile anche perché il numero di appartamenti disponibili è in decisa diminuzione. Nell’agosto del 2023 è nata Mè kà - Agenzia per la casa varata per la volontà del Comune di Brescia e di enti del terzo settore per facilitare l’incontro tra il mercato immobiliare privato e cittadini in ricerca di un alloggio in affitto a canone concordato.

Il target sono persone sole e famiglie presenti a Brescia individuate dai Servizi sociali e per la casa e dagli enti del terzo settore, che non necessitano di un alloggio popolare ma non possono pemettersi che l’affitto si mangi un terzo dello stipendio. Oggi l’agenzia conta su un patrimonio disponibile di 38 appartamenti di Aler, Comune, Fondazione Assistenza minorile, Immobiliare sociale bresciana. Altri 96 entreranno nella disponibilità del progetto, per la gran parte di Loggia e Aler.

Il 2025 porterà quindi all’Agenzia 134 appartamenti. Si conta sulla volontà di Comune e Aler di metterne a disposizione altri, ma ci si aspetta aumenti il contributo dei privati  Mè Kà nasce come sviluppo di un precedente progetto per il contrasto della povertà abitativa, sostenuto con un fondo di garanzia iniziale di 120 mila euro, 60 mila ministeriali, la parte restante dalla Fondazione della Comunità Bresciana, fatti salvi diecimila degli enti del terzo settore.

Le risorse comunali investite nel progetto ammontano a 250 mila euro per il 2023 e 80 mila annui fino al 2027. Il fondo di garanzia ha erogato finora 60 mila euro per 12 nuclei familiari.

Il direttore Domenico Bizzaro ha aggiunto: «Abbiamo individuato in primis la Fondazione della Comunità Bresciana che ha messo risorse per il fondo di garanzia. Abbiamo trovato in Aler un partner importante». L’assessore alla Casa Alessandro Cantoni ha ricordato i tagli, pari al 90%, dei fondi statali e regionali per la morosità incolpevole e di chi vive solo da redditi di pensione. «Abbiamo messo come Comune duecento mila euro» ha rammentato.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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