CronacaBassa

L’aeroporto di Montichiari «sarà un hub logistico per l’Europa meridionale»

Stefano Zanotti
Il Gruppo Save conferma. Stanziati più di 100 milioni di euro. Carzeri: «Serve equilibrio». Nel progetto anche l’allungamento della pista
L'aeroporto di Montichiari - © www.giornaledibrescia.it
L'aeroporto di Montichiari - © www.giornaledibrescia.it
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Poco più di 100 milioni di euro per una serie di investimenti che potrebbero portare l’aeroporto di Montichiari (e quindi Brescia) a essere l’hub logistico di riferimento per tutta l’Europa meridionale.

Il gruppo Save - che gestisce lo scalo bresciano - conferma la volontà di collocare molte risorse sulla struttura, attraverso un piano che dovrebbe aumentare la merce trasportata (Posta, cargo, courier ed e-commerce) dalle 35.000 attuali a 293.000 tonnellate nel 2030; nel progetto rientrano però anche l’allungamento della pista, che passerà da 2,9 a 3,4 km, e la costruzione di alcuni edifici per la logistica.

Il piano

Il piano è certamente importante e come tutti i grandi investimenti ha destato qualche preoccupazione, soprattutto tra i consiglieri regionali bresciani, che hanno partecipato all’audizione richiesta dalla monteclarense Claudia Carzeri (Forza Italia) in commissione Infrastrutture.

«Per chi vive il territorio l’aeroporto è fondamentale - sottolinea la consigliera Carzeri -: abbiamo un sistema manufatturiero che ha molte possibilità di sviluppo e Montichiari deve diventare un polo a supporto di questa attività. Sarà fondamentale trovare un equilibrio tra la viabilità, l’attività aeroportuale e la gestione delle aree».

Strategie

Il progetto di Save è ambizioso e potrebbe dare una spinta notevole all’aeroporto bresciano, da anni alla ricerca della sua vera dimensione. Proprio l’attesa (e gli impegni non mantenuti) portano però il consigliere di Fratelli d’Italia Giorgio Bontempi - che a ottobre aveva presentato una mozione per sollecitare la Regione a prendere il controllo della struttura - a sollevare alcune perplessità.

«In questi anni Save ha smontato il terminal passeggeri per far posto a un deposito merci - puntualizza Bontempi -. La mancanza di fiducia nel progetto industriale dipende dai numeri: negli ultimi 9 anni sono stati investiti 15 milioni di euro e riuscire adesso a metterne a terra 101 credo sia difficile».

Il piano non convince del tutto anche Carlo Bravo e Diego Invernici (FdI) e il vicepresidente del Consiglio regionale Emilio del Bono: «Veniamo da una grande stagione di disincanto e abbiamo sempre avuto la sensazione che l’aeroporto di Montichiari sia stato considerato residuale rispetto al sistema di gestione veneta. Ma anche la Lombardia è stata assente».

La situazione

Sulla questione passeggeri ha risposto Corrado Fischer di Save. «Il terminal esistente andava smantellato perché non c’era nulla a norma - spiega -. Oltretutto Ryanair ha una spinta enorme su Bergamo e testato sul terminal di Montichiari è sempre stato un fallimento».

La rassicurazione finale arriva da Francesco Folonari, direttore Cargo del gruppo: «Mi faccio carico dei 25 anni passati e ne sento la responsabilità. La sfida - ammette Folonari - è difficile e se non c’è fiducia sarà nostro compito riconquistarla».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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