CronacaBassa

Ladri acrobati tra Brescia e Monza: fermata la banda dei furti

Individuati i ladri dell’Alfa Tonale: sono sudamericani. Prima di entrare in azione tenevano sotto controllo gli usi e gli orari dei residenti
La banda di Monza è in cella ormai da una settimana
La banda di Monza è in cella ormai da una settimana
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Agivano come una batteria «costruita» ad hoc, in funzione dei colpi che un basista aveva progettato. Per entrare in azione il gruppo di cileni, argentini e cubani e per avere una buona probabilità di riuscire nei loro intenti, ossia svuotare le case nel mirino, sottoponevano le abitazioni ad un’attenta sorveglianza. Quindi, appuntati gli usi dei residenti, si organizzavano e pianificavano i furti con scasso per agire poi dalle 17 alle 19, quando i residenti lasciavano gli appartamenti per effettuare spese o commissioni.

Il modus operandi della banda costituita apposta per i furti era sempre il medesimo: alla guida di un’Alfa Romeo Tonale noleggiata da un pregiudicato che a sua volta la prendeva a nolo da un leasing, si spostavano da Monza al Bresciano, per poi spingersi a Como, Varese, Cantù, Pavia e Novara. Una volta giunti all’abitazione da svuotare suonavano al campanello per verificare se qualcuno fosse in casa. Nel caso rispondesse qualcuno chiedevano informazioni su un nome inventato, quindi cambiavano obbiettivo. Diversamente entravano in azione in tre o quattro, spaccando le imposte e i serramenti e tagliando le sbarre delle finestre. Così hanno agito anche a Brescia a Comezzano Cizzago il 28 gennaio scorso, in una casa di via Tovini. La banda tuttavia non sapeva di avere alle calcagna la Squadra Mobile di Como che per le indagini ha posto sotto intercettazione ambientale l’Alfa Tonale. Le microspie hanno permesso di risalire a tutti i colpi e a tutti i componenti della banda che avevano un covo in un appartamento di Monza. La Procura della Repubblica di Como ha dunque operato il fermo per sei persone.

Tutti erano di bassa statura ma estremamente agili, in grado di scalare le pareti e penetrare senza difficoltà nelle abitazioni.

Oltre che per furto aggravato e associazione per delinquere, i 7 devono rispondere anche del furto e della detenzione abusiva di una pistola rubata in una casa. Le intercettazioni hanno spiegato anche come la banda si muovesse e progettasse i colpi, impiegando di volta in volta persone più adatte alla tipologia di furto che intendesse compiere.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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