La Valsaviore fa rete per «salvare» le scuole e apre un nuovo nido
Una sinergia che permette di fare squadra e di guardare al futuro con lungimiranza, per preservare uno dei beni fondamentali di una comunità, i giovani e la loro istruzione, e, in questo modo, facilitare la vita di chi sceglie di restare in montagna. I Comuni di Berzo Demo e di Cedegolo hanno stretto un’alleanza strategica per ottimizzare i servizi, rinunciando ciascuno a qualcosa per avere, alla fine, entrambi dei benefici.
Cosa cambia
L’accordo di razionalizzazione dei servizi scolastici tra i due municipi diverrà operativo dall’inizio dell’anno scolastico. Cosa cambia? La scuola materna di Cedegolo verrà chiusa: i bimbi potranno frequentare il polo di Demo, che sarà contestualmente potenziato. Quindi ci sarà lo stop alle attività delle elementari di Berzo Demo, che a loro volta si trasferiranno nella vicina Cedegolo (lasciando ovviamente alle famiglie la facoltà di scelta). Insomma, entrambi i Comuni hanno rinunciato a una scuola, ricevendo in cambio il potenziamento di un’altra, in modo da garantire comunque una presenza e un presidio sul territorio e i relativi servizi, in un tempo in cui, nel mondo scolastico, sono nella realtà sempre maggiori i «meno» (meno alunni, meno insegnanti, meno scuole).
Non è finita qui: grazie a questo «piccolo miracolo» di collaborazione tra i due sindaci in una vallata fatta ancora di campanili, è stato al contempo aperto a Demo un nuovo asilo nido da sedici posti, un servizio di cui si sentiva molto l’esigenza in zona.
Per i più piccoli
L’inaugurazione del nido comunale «Fiocchi di neve», situato nella nuova sede della scuola statale per l’infanzia di via San Lorenzo 13, è avvenuta venerdì scorso. «Si tratta di nuovi spazi pensati e realizzati per offrire un ambiente sicuro e stimolante ai nostri piccoli cittadini - dichiara il sindaco di Berzo Demo, Gianbattista Bernardi - un luogo dove crescere, giocare e imparare insieme. È un momento di grande importanza per la nostra comunità e abbiamo voluto condividere questa gioia con tutti. Si tratta, con tutta probabilità, di una delle opere fondamentali e principali di questo mandato e ne andiamo davvero orgogliosi».
La nuova realizzazione è stata creata in circa un anno ed è costata duecentomila euro; sarà a servizio dell’intero comprensorio di paesi che militano su Demo, attraverso una convenzione che permette di calmierare le rette e che consente di far utilizzare a tutti una scuola moderna e funzionale.
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