CronacaGarda

La Tav Brescia-Verona pronta nel 2026, 5 anni fa il primo cantiere

Alice Scalfi
Riaperti da poco i cavalcavia di Pozzolengo e Calcinato. La nuova linea costa 2,8 miliardi
Un cantieri per la realizzazione della linea Tav - © www.giornaledibrescia.it
Un cantieri per la realizzazione della linea Tav - © www.giornaledibrescia.it
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Un metro alla volta la linea ferroviaria ad alta velocità avanza: la mega opera sarà pronta nel 2026 e dopo esattamente cinque anni dall’avvio dei cantieri a Lonato (era l’agosto del 2019) i lavori hanno raggiunto uno stato di avanzamento che sfiora il 70%.

I residenti hanno tirato un sospiro di sollievo di recente, per due opere di viabilità connesse: il cavalcavia della Roveglia, a Pozzolengo, e quello di Sant’Anna a Calcinato, finalmente riaperti un paio di settimane fa. A Pozzolengo il ponte era chiuso dalla fine del 2021, a Calcinato si aspettava il taglio del nastro dal 2020.

Viabilità

Restando sulla viabilità (tema molto caro ai cittadini), gli ultimi aggiornamenti registrano lavori in corso per il nuovo sottopasso di via Rovadino (le due rotatorie hanno preso forma ormai da qualche mese), ancora a Calcinato, del nuovo cavalcavia di via Faccendina a Lonato e dei cavalcavia desenzanesi delle Grezze, di via Montonale e di via Ronchedone. Riaperti invece ormai da tempo i due «ponti» calcinatesi di via Stazione e di via Cavour, oltre a quello di Campagna di Lonato.

Quanto al tracciato ferroviario vero e proprio, invece, lo ricordiamo: la nuova linea Alta velocità/Alta capacità Brescia Est-Verona Ovest da 2,8 miliardi di euro correrà per 48 chilometri, da Mazzano (e tra Brescia e Mazzano il capitolo è un altro: si sta approntando la progettazione esecutiva) attraverso 11 comuni fino alla città scaligera.

Gallerie

Tra le opere certo più pesanti del tracciato, il «sistema galleria Lonato»: terminato lo scavo della galleria naturale a doppia canna, la più lunga di tutto il tracciato con i suoi 4,8 chilometri (inaugurata lo scorso febbraio dal vice premier Matteo Salvini), è in corso la realizzazione dei bypass di sicurezza (gallerie lunghe 20 metri che collegheranno le due canne) e delle nicchie per gli impianti tecnologici. A marzo è stato completato anche lo scavo della «sorella minore», ossia la galleria naturale di Calcinato, sempre in zona Rovadino.

Risultano poi in corso di costruzione i rilevati ferroviari, il viadotto del fiume Chiese e le gallerie artificiali tra Mazzano, Calcinato e Lonato, oltre ai rilevati ferroviari e alle gallerie tra Desenzano e la zona del Frassino a Peschiera del Garda. Capitolo «viadotto del Chiese»: un ponte di 377 metri, di cui già si vedono i piloni (anche perché dovrebbe essere pronto alla fine di quest’anno), cinquanta metri più lungo di quello sul Mincio, a Peschiera.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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