CronacaBassa

La Sandrini Metalli cresce e cede l’ex cava al Comune di Chiari

Andrea Facchi
Il patto prevede che acquisisca la Betongamma inutilizzata per donarla poi al Municipio
La ex cava verrà acquistata dalla società, ceduta al Comune e bonificata - © www.giornaledibrescia.it
La ex cava verrà acquistata dalla società, ceduta al Comune e bonificata - © www.giornaledibrescia.it
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Via libera, dal Consiglio comunale di Chiari, alla proposta di ampliamento della Sandrini Metalli: l’azienda di via Roccafranca aumenterà i suoi spazi per 70mila metri quadri. Un percorso, quello che ha portato al «sì» della scorsa settimana, iniziato nel 2021, che ha anche un riflesso importante sul territorio.

Cosa accadrà

Con la precedente Amministrazione comunale l’azienda era già arrivata ad un accordo di programma. Per compensare il consumo di suolo la ditta ha avanzato la proposta di acquisire da Betongamma srl (in liquidazione), l’area dell’ex cava situata proprio in via Roccafranca (135mila mq), in modo così da assolvere agli oneri connessi all'ampliamento. Acquisita l’ex cava situata alle porte sud di Chiari, la Sandrini la cederà al Comune della cittadina dell’ovest Bresciano senza nulla chiedere in cambio: così il Municipio potrà procedere al recupero dell'area da tempo inutilizzata.

Discussione

Su quest’ultima questione sono intervenute le minoranze: «Arpa - ha detto Davide Serlini (Comitato civico) - testimonia che le analisi non riportano potenziali elementi inquinanti presenti; viene anche evidenziato che su una porzione di cava c’è stata una bonifica. Nel momento in cui il bene entra in possesso del Comune però è necessario effettuare tutte le analisi utili a scongiurare che qui vi siano materiali o sostanze inquinanti. Sarebbe utile che tali analisi venissero effettuate prima della cessione al Comune di Chiari».

Maurizio Libretti (Pd) ha invece chiesto lumi sul futuro dell’ex cava: «L’Amministrazione cosa vuole fare? Il Suap contiene una scheda con una destinazione specifica, ma non la volontà esplicitata dall’Amministrazione nelle linee di mandato (ovvero il riempimento dell’ex cava per la creazione di un parco agro-fotovoltaico, ndr)». A ruota Massimo Vizzardi (Chiari capitale): «Cosa sarà fatto all’ex cava è importante. Il recupero con un bacino idrico da noi prospettato e quello che avete enunciato nelle linee programmatiche sono cose diverse». A ribattere il sindaco, Gabriele Zotti: «Noi non vorremmo realizzare quanto da voi proposto: c’è una visione chiara».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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